Con quale legge elettorale si vota oggi?

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La legislatura scade a marzo 2018: il Parlamento ha sei mesi per trovare l’accordo sfuggito a giugno, quando è saltato il patto tra Pd, 5 Stelle, FI e Lega sul modello tedesco. L'alternativa è il voto con un pareggio e un governo del presidente

La legge elettorale è il nodo di settembre. I partiti torneranno a sedersi intorno a un tavolo per quella data nella speranza di trovare un altro accordo dopo quello fallito sul modello tedesco. Oggi in vigore ci sono due sistemi diversi: alla Camera l’Italicum corretto, nel quale non sono previste coalizioni e si ripartiscono i seggi con metodo proporzionale, mentre il premio di maggioranza scatta solo se una formazione ottiene almeno il 40% dei voti: in quel caso alla lista vincitrice è assegnato il premio di maggioranza mentre si vota con le preferenze: il paese è diviso in 100 collegi che eleggono ciascuno da 3 a 9 deputati. I capilista sono bloccati, gli altri sono eletti con preferenze e la soglia di sbarramento è del 3%.

L’infografica del Corriere della Sera sulla legge elettorale (31 luglio 2017)

Al Senato invece è in vigore il Consultellum, sono previste le coalizioni e i 309 senatori sono eletti con metodo proporzionale su base regionale; anche qui sono previste le preferenze mentre le soglie di sbarramento sono dell’8% per la lista che corre da sola, del 20% per le coalizioni e del 3% per i partiti in coalizione. Come si vede chiaramente, visti i sondaggi di oggi ce n’è abbastanza per consegnare il paese all’ingovernabilità visto che nessuno riuscirebbe ad arrivare alla soglia di maggioranza necessaria alla Camera (al Senato i calcoli sono più difficili ma pare difficile anche lì).
Il sondaggio SWG pubblicato dal Messaggero (29 luglio 2017)

La legislatura scade a marzo 2018: il Parlamento ha sei mesi per trovare l’accordo sfuggito a giugno, quando è saltato il patto tra Pd, 5 Stelle, FI e Lega sul modello tedesco. L’alternativa è il voto con un pareggio e un governo del presidente.