Quando Piero Fassino si era lanciato in un endorsement di Emmanuel Macron per le presidenziali in Francia, in molti tra i sostenitori di Marine Le Pen ci avevano sperato: l’ex sindaco di Torino è famoso per sbagliare spesso le sue previsioni, così il leghista Claudio Borghi – nel rilanciare il tweet del dem in favore del presidente francese – aveva commentato “ATTENZIONE”. Alla fine, però, è andata male per i sovranisti: Macron ha vinto con il 58% dei voti sulla sfidante del Rassemblement National e siederà all’Eliseo per altri 5 anni. Quale momento migliore quindi per Fassino per andare a stuzzicare l’avversario politico. “Dicevi?”, ha scritto oggi, riprendendo il tweet datato 11 aprile del leghista.
Dicevi? https://t.co/H74smidbQu
— Piero Fassino (@pierofassino) April 24, 2022
“La prossima volta più impegno”, la replica di Borghi, che oggi viene deriso sui social anche per un altro Tweet, risalente a diversi anni fa, nel quale lui stesso lodava Salvini per alcune previsioni rivelatesi ad oggi tutte disastrose. “Ai fessi che prendono in giro Salvini – scriveva nel novembre del 2016 – ricordo che lui con largo anticipo ha puntato su Putin, Trump e Le Pen”.
Ai fessi che prendono in giro Salvini ricordo che lui con largo anticipo ha puntato su Putin Trump e LePen. E voi, geni della geopolitica?
— Claudio Borghi A. (@borghi_claudio) November 11, 2016
Nell’ordine, uno ha riportato la guerra in Europa ed è il principale responsabile di indicibili crimini di guerra in Ucraina, il secondo è scomparso nell’anonimato dopo aver blaterato di brogli elettorali e aver messo in atto il più difficile passaggio di consegne della storia americana, e la terza esce per l’ennesima volta sconfitta alle presidenziali nonostante il cambio di look al partito (da Front National a Rassemblement National). Resta da chiedersi chi porti effettivamente più sfortuna tra Fassino e Salvini.