Il Ministro Piantedosi nega l’evidenza e dice che la Polizia non ha “manganellato” gli studenti a La Sapienza | VIDEO

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Nonostante la presenza di filmati inequivocabili, il nuovo capo del Viminale offre una narrazione differente

Ci sono immagini inequivocabili che dovrebbero portare a una narrazione ben precisa su quanto accaduto ieri pomeriggio tra le vie interne dell’Università La Sapienza di Roma. Per sedare le proteste dei giovani studenti manifestanti che stavano esprimendo il loro dissenso per un evento organizzato dal movimento di destra Azione Universitaria, i poliziotti (in assetto anti-sommossa) hanno reagito iniziando a utilizzare il manganello contro chi si trovava lì. Immagini che hanno fatto il giro del mondo, ma che vengono negate dal nuovo Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi.



Piantedosi dice che la Polizia non ha manganellato studenti a La Sapienza

Come si vede nelle immagini di AlaNews, il nuovo capo del Viminale è stato intercettato ieri sera all’uscita da Palazzo Chigi. E lì è stato fermato dai cronisti per avere un commento sull’azione degli agenti di Polizia all’interno dell’Università la Sapienza. I giornalisti parlando di “manganellate”, ma Piantedosi tira dritto:



“No, no. La Polizia ha fatto in modo che una manifestazione autorizzata si svolgesse liberamente, che era quella che stava avvenendo all’interno da La Sapienza”. Ha fatto in modo che non ci fosse l’assalto a una cerimonia, una iniziativa che si stava svolgendo regolarmente”.

Dunque, il nuovo Ministro dell’Interno – già prefetto di Roma ed ex capo di gabinetto del Viminale quando alla guida del dicastero c’era Matteo Salvini – non risponde sulle manganellate. Anzi, dice che non ci sono state e che la reazione degli agenti sia stata opportuna per consentire lo svolgimento di quella conferenza. Le immagini, invece, mostrano quelle manganellate ad altezza testa degli studenti manifestanti.



Frammenti video di quanto accaduto. Dove si possono “ammirare” le manganellate ripetute contro chi si trovava lì per manifestare. Proprio mentre Giorgia Meloni, dalla Camera dei deputati, diceva che i giovani devono esser liberi di manifestare.