Obbligo vaccinale: una multa di 100 euro una tantum a cosa serve?

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Per gli over 50 che dal 1 febbraio non si saranno ancora vaccinati nonostante l'obbligo scatterà una multa di 100 euro, imposta direttamente dall'Agenzia delle entrate

Impossibile “sfuggire” all’obbligo vaccinale per gli over 50 che partirà il prossimo 1 febbraio: attraverso il controllo incrociato dei dati, sarà direttamente l’Agenzia delle entrate a vigilare sul rispetto delle disposizioni del nuovo decreto, applicando – in caso di inadempienza – la sanzione una tantum di 100 euro. Questo è quello che si prospetta, sul fronte amministrativo, per chi si ostini a non vaccinarsi e si trova nella fascia di popolazione per la quale il vaccino è diventato obbligatorio. Una sanzione la cui tenuità ha fatto molto discutere: nel corso della pandemia ci sono stati no vax disposti a pagare 400 euro medici compiacenti per simulare l’iniezione, così come ci si è spinti anche oltre per arrivare ad acquistare un Green Pass falso su Telegram, perciò a fronte di 100 euro di multa questo “obbligo” rischia di diventare una facoltà. È stato fatto notare come si tratti di una sanzione inferiore al guidare senza cintura oppure mentre si parla al cellulare (in questi casi si arriva fino a 661 euro). Roberto Burioni, invece, l’ha paragonato alle sanzioni per divieto di sosta, definendolo una “grottesca buffonata”.



Di certo quindi non sarà la multa imposta dall’Agenzia delle entrate a spaventare i no vax, e – di contro – incoraggiare ulteriori vaccinazioni, quanto più i provvedimenti ai quali chi non si vaccina va incontro sul posto di lavoro o nelle attività che a breve diventeranno precluse.



Obbligo vaccinale e Green Pass: tutte le sanzioni

Anche pagando la multa, infatti, rimarrebbero diversi problemi per chi sceglie di non vaccinarsi: per i lavoratori pubblici e privati e i liberi professionisti non vaccinati, soggetti all’obbligo di possedere un Green Pass rafforzato dal 15 febbraio 2022, è inoltre prevista una sanzione da 600 a 1.500 euro nel caso di accesso ai luoghi di lavoro in violazione dell’obbligo. Inoltre, l’assenza da lavoro dovuta alla mancanza del certificato vaccinale sarà considerata “ingiustificata”, senza conseguenze disciplinari e con diritto alla conservazione del rapporto di lavoro ma senza diritto alla retribuzione “né altro compenso o emolumento”. Per le persone che accedono senza Green Pass (quello base) ai servizi e alle attività in cui è obbligatorio averlo, come negozi di abbigliamento, centri commerciali, e qualsiasi attività non venda beni considerati di prima necessità o essenziali, è invece prevista una sanzione da 400 a 1.000 euro. La stessa si applica a chi sarebbe tenuto a controllare il possesso del Green Pass se omette di farlo. Dal 20 gennaio per le attività come parrucchieri, barbieri o estetisti, entrerà in vigore la richiesta del Green Pass base.