“Nessun nesso causale tra trombosi e Johnson & Johnson “: lo dice FDA

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Ieri Ema ha annunciato una revisione sul vaccino Janssen di Johnson & Johnson per studiare eventi tromboembolici rari post vaccinazione. La Food and Drug Administration americana, come riporta Reuters, spiega di non aver trovato al momento alcun nesso causale

Ieri Ema ha annunciato una revisione sul vaccino Janssen di Johnson & Johnson per studiare eventi tromboembolici rari post vaccinazione ma precisando che “non è chiaro se esista un’associazione causale tra la vaccinazione con il vaccino Janssen e queste condizioni”. La Food and Drug Administration americana, come riporta Reuters, spiega di non aver trovato al momento alcun nesso causale



“Nessun nesso nesso causale tra trombosi e Johnson & Johnson”: lo dice FDA

“In questo momento non abbiamo trovato alcuna relazione causale con il vaccino e stiamo proseguendo la nostra indagine e le nostre analisi nel caso”, spiega la FDA, che aggiunge di essere “a conoscenza dei casi di persone con gravi coaguli di sangue – a volte collegati a bassi livelli di piastrine nel sangue – dopo la somministrazione di J&J” sottolineando “che queste condizioni possono avere molte cause diverse”. Ieri la J&J, dopo che l’Agenzia europea del farmaco Ema aveva riferito di “4 casi gravi di coaguli di sangue insoliti associati a livelli di piastrine basse”, segnalati a seguito di vaccinazione J&J. Episodi per i quali, ha puntualizzato la stessa Ema, non è provato un nesso causa-effetto con l’iniezione anti-Covid aveva spiegato: “Siamo al corrente del fatto che eventi tromboembolici, inclusi quelli con trombocitopenia, sono stati riportati per tutti i vaccini contro il Covid-19. Il nostro attento monitoraggio sugli effetti collaterali ha rivelato un numero limitato di eventi molto rari in seguito alla vaccinazione. Al momento non è stata stabilita una chiara relazione causale tra questi eventi rari e il vaccino di Janssen (gruppo Johnson & Johnson, ndr) contro il Covid-19”. “La sicurezza e il benessere delle persone che utilizzano i nostri prodotti sono la nostra massima priorità – sottolinea l’azienda in una nota – Condividiamo tutte le segnalazioni di eventi avversi sulle persone che hanno ricevuto il nostro vaccino contro il Covid-19, insieme alla nostra valutazione su queste segnalazioni, con le autorità sanitarie nel rispetto degli standard normativi”. “Continuiamo a lavorare a stretto contatto con gli esperti e le autorità regolatorie per valutare i dati e favorire una comunicazione aperta di queste informazioni ai professionisti della salute e al pubblico – aggiunge J&J – per aiutare a garantire che, in caso di una malattia molto rara, possano essere prese misure appropriate per una diagnosi e un trattamento rapidi”. “E’ importante – ricorda Johnson & Johnson – che le persone che ricevono qualsiasi vaccino contro il Covid-19 cerchino immediatamente assistenza medica se manifestano i seguenti sintomi: respiro corto, dolore al petto, gonfiore alle gambe, dolore addominale persistente, sintomi neurologici, tra cui mal di testa grave e persistente o visione offuscata, piccole macchie di sangue sotto la pelle oltre il sito di iniezione, ecchimosi facili o eccessive.