La visita in Italia di Sanna Marin, la premier finlandese che ieri ha incontrato Mario Draghi a Roma, ha mandato in tilt il sistema politico e mediatico nostrano abituato all’esatto opposto di ciò che lei è quando si parla di cariche di rappresentanza dello Stato. Marin ha 37 anni, ed è donna, mentre in Italia non c’è mai stato un Presidente del Consiglio che non fosse uomo, e il più giovane a ricoprire questa carica è stato Matteo Renzi che nel 2014 salì a Palazzo Chigi a 39 anni.
Nel descriverla, la conduttrice de L’Aria che tira Myrta Merlino l’ha definita “una bella eccezione, giovane, bella, in gamba, decisa”. La giornalista ha poi chiesto a Nicola Rainò, direttore della rivista italiana in Finlandia Rondine, quale fosse il suo indice di gradimento nel Paese. “Credo che nessuno in Finlandia userebbe due volte la parola ‘bella’ riferito a un politico del valore di Sanna Marin”, la risposta dell’ospite in collegamento, alla quale Merlino ha replicato, dopo un attimo di titubanza, con un “Touché”. “A 37 anni una persona non è considerata giovane, è una persona matura”, ha inoltre aggiunto Rainò.
“Touché” pic.twitter.com/kbUwZCMyh5
— Simone Fontana (@simofons) May 19, 2022
In precedenza altri esponenti del mondo politico o giornalistico avevano fatto apprezzamenti a Marin per i motivi sbagliati: l’ex deputato del Pci, dirigente d’azienda e giornalista Enrico testa (detto “Chicco”) aveva scritto su Twitter di essersi “innamorato” di lei. “Mettiti in coda”, la risposta dell’editorialista del Corriere della Sera Antonio Polito.
Mettiti in coda
— Antonio Polito (@antoniopolito1) May 19, 2022
Sanna Marin in Italia fa scalpore perché ci mette a nudo non soltanto il nostro conservatorismo, manifestato dall’assenza di una premier donna nell’intera storia repubblicana o dalle sceneggiate sulla “donna al Quirinale” dell’ultima tornata presidenziale, ma anche perché quelli che dovrebbero spingere affinché un cambiamento accada non riescono ad elogiarla per i motivi giusti. E finché sarà così, nulla cambierà veramente.