Matteo Salvini, un leader di campagna

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Pd e centro-sinistra vanno relativamente bene nelle città, mentre Lega e centrodestra dominano nei centri minori

Un po’ come il ragazzo di campagna immortalato da Renato Pozzetto. O come la contrapposizione tra campagna e città seguita alla rivoluzione industriale. Il voto che caratterizza la Lega, come spiega oggi Roberto D’Alimonte sul Sole 24 Ore, riflette la contrapposizione tra città e centri minori. Pd e centro-sinistra vanno relativamente bene nelle città, mentre Lega e centrodestra dominano nei centri minori.



Alle europee dello scorso anno in Emilia-Romagna i partiti del centrodestra avevano ottenuto il 44,7% contro il 38,7 % dei loro avversari. Però, nei comuni capoluogo Pd e partiti affini avevano preso il 43,8% contro il 40,3 % del centro-destra. Nei centri minori invece il rapporto era stato 36 % a 47% a favore del centro-destra. La mappa in pagina fa vedere che questa differenza resta nel complesso della regione, ma i numeri non sono più gli stessi.

Il centro-sinistra non solo è lo schieramento più votato a livello regionale, ma è il più votato sia nei comuni capoluogo, 56,2% contro il 39,2% del centro-destra, che nei comuni non capoluogo dove ha ottenuto il 48,8% contro il 46,1%. Una analisi ancora più dettagliata fa vedere che solo nei micro-comuni (quelli con meno di 4.000 elettori) Salvini e alleati hanno prevalso con il 55% contro il 40 %. Già nei comuni tra i 4000 e gli 8000 elettori il centro-sinistra supera il centro-destra, 47,6% a 47,2%. E’ importante notare che il rovesciamento non è avvenuto perché il centro-destra è andato male (il suo risultato è in linea con quello delle europee) ma perché il centro-sinistra è andato particolarmente bene, prendendo voti di elettori che non lo avevano votato l’anno scorso, soprattutto Cinque Stelle.



Emilia-Romagna, l’impatto dei flussi elettorali sul risultato delle regionali (Il Sole 24 Ore, 28 gennaio 2020)

Ma c’è un altro punto importante della distribuzione del voto: quello demografico:

Per il Pd questo voto è una boccata di ossigeno per cui deve ringraziare, come Zingaretti ha già fatto, il movimento delle sardine. Sono i giovani la categoria che ha votato in maniera massiccia per Pd e alleati. È lì il futuro, e la sfida sarà come incanalare queste energie dentro un progetto innovativo. Intanto la battaglia si sposta nelle altre regioni in cui si voterà in primavera, tra cui la Toscanaaltra roccaforte “rossa” a rischio- dove le cose avrebbero potuto mettersi male se il risultato in Emilia Romagna fosse stato diverso.



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