La marijuana legalizzata in Alaska

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A livello federale, resta il divieto di consumare, vendere e possedere cannabis, ma circa un quarto degli Stati ha deciso di consentirne l'uso per scopi terapeutici e ha depenalizzato il reato

L’Alaska è diventato ieri il terzo Stato, negli Stati Uniti, a consentire di fumare marijuana a scopo ricreativo, dopo Colorado e Washington. I cittadini possono inoltre coltivare fino a sei piante e detenere in pubblico fino a un’oncia (28,35 grammi) di marijuana, che però non può essere fumata in pubblico e non può essere venduta, come ha sottolineato l’Alaska Dispatch News; è prevista, però, la cessione di sei piante o di un’oncia di marijuana a un’altra persona, a patto che sia gratuita. Come per gli alcolici, la legge permette l’uso di marijuana solo alle persone che hanno compiuto 21 anni.

L’infografica di Vox sul consumo di marijuana (Vox.com)

Alcune contee dello Stato hanno però già pubblicato delle ordinanze per porre dei limiti: ieri sera, per esempio, Wasilla ha vietato la produzione di biscotti alla marijuana, ma queste misure saranno valide solo dopo che lo Stato avrà pubblicato, nei prossimi mesi, le linee guida sul consumo e la produzione. Alle ultime elezioni, nel novembre scorso, Alaska e Oregon hanno votato a favore della legalizzazione del consumo di marijuana a scopo ricreativo (in Oregon sarà effettiva dal primo luglio). A livello federale, resta il divieto di consumare, vendere e possedere cannabis, ma circa un quarto degli Stati ha deciso di consentirne l’uso per scopi terapeutici e ha depenalizzato il reato; Colorado e Washington, poi, sono i pionieri della totale legalizzazione.
Consumatori di marijuana in USA (vox.com)

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