La deputata semplice Maria Elena Boschi ha ripreso la professione di avvocato, esperto di diritto societario, dopo quasi una legislatura al governo, ex ministro per le Riforme, madrina del referendum, sottosegretaria a Palazzo Chigi. Lo racconta oggi Carlo Tecce sul Fatto, facendoci sapere che la Boschi è entrata nello studio di Francesco Bonifazi dove lavora anche il fratello e comincia quindi a costruirsi un futuro in un certo senso lontana dalla politica:
Boschi ambisce al lauto mercato romano – aziende, consulenze, arbitrati –ma per adesso è ospite di parenti e amici a Firenze: lo studio legale si chiama “Bl”, fondato da Francesco Bonifazi, senatore renziano e tesoriere Pd; Federico Lovadina, capo di Toscana Energia, ex consigliere di Ferrovie; Emanuele Boschi, fratello di Maria Elena.
Emanuele non va confuso con Pier Francesco, da sempre scorta dell’ex ministro in pubblico e, soprattutto, in apprezzate fotografie su Instagram fra aperitivi, escursioni e tramonti. Emanuele è un ex dipendente diBanca Etruria ai tempi di papà Pier Luigi, perciò defilato e riservato. Il profilo di Emanuele è assai denso, non è un collega di Bonifazi e Lovadina, ma un commercialista con “particolare competenze nel settore bancario”.
Il curriculum dedicato di Meb, invece, non esiste ancora sul sito di “Bl”. E poi Firenze è un comodo rifugio, non l’apoteosi per la nuova carriera. Francesco, Federico e Maria Elena –i ragazzi del professor avvocato Umberto Tombari, fucina del renzismo – sono cresciuti.
Tombari li ha svezzati nel suo rinomato studio e li ha costruiti per il potere, il pezzo più grosso e resiliente alle epoche politiche l’ha tenuto per sé. Per citare un brandello: è il vice di Giuseppe Guzzetti all’associazione nazionale delle fondazioni bancarie e delle casse di risparmio, patrimonio di 40miliardi di euro.