Il discorso perfetto di Damiano David sui diritti civili dopo l’ennesimo trionfo dei Maneskin | VIDEO

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La band romana vince anche agli MTV EMA 2021 nella categoria "Miglior gruppo rock". Ma le parole del cantante sono l'esatto specchio dell'Italia attuale

Una vittoria, l’ennesima in questo anno d’oro per la musica, lo sport e la cultura in Italia. E con l’ennesimo primato: si tratta della prima in una categoria internazionale negli MTV European Music Awards. A fare la storia, come spesso gli è già capitato, sono i Maneskin: la band romana ha infatti trionfato come “Miglior gruppo rock” a livello europeo nel contest che si è tenuto domenica sera a Budapest, in Ungheria. E, oltre al premio, il pensiero di Damiano David su quanto accaduto negli ultimi 365 giorni (e non solo a livello personale) deve far riflettere.



I Maneskin trionfano anche agli MTV EMA 2021

Dopo aver ricevuto il premio, la band romana – già vincitrice dell’ultimo Festival della Canzone italiana di Sanremo e dell’Eurovision – ha festeggiato ricordando chi gli diceva che con la loro musica non avrebbero fatto strada. Una previsione errata, visto che i Maneskin – oggi – sono riconosciuti a livello internazionale e trasformano in oro ogni cosa che toccano. E lo si può ammirare dal coinvolgimento del pubblico ungherese durante la loro esibizione sul palco della Papp Laszlo Sportarena.



E il luogo in cui è avvenuta questa ennesima consacrazione internazionale è molto importante: l’Ungheria. Quella terra in cui non sono riconosciuti i più basilari diritti alle coppie omosessuali e, più in generale, alla comunità LBGBTQ+. Ma Budapest e dintorni sono solo uno spaccato di questa società moderna, perché anche l’Italia è riuscita a mostrare il peggio. Anche in un anno dorato come questo. E tutto ciò è stato sottolineato da Damiano David dopo aver ricevuto l’ennesimo premio di questo 2021. Come riporta il quotidiano La Stampa, il cantante ha sottolineato quella linea – neanche troppo sottile – tra i successi e gli insuccessi (tangibili):

“Quest’anno, in particolare, bisogna andare fieri del nostro Paese per i risultati raggiunti non soltanto da noi, ma da tanti sportivi e personaggi della cultura. Peccato però per i diritti civili, dove continuiamo a rimanere indietro: e invece sarebbe stata la vittoria più importante”.

Il riferimento, ovviamente, è al ddl Zan affossato e a quello spettacolo pietoso dei senatori che si alzano in piedi, si applaudono, esultano, gridano e fanno versi come allo zoo all’approvazione della tagliola che ha fermato l’iter di approvazione del disegno di legge contro omotransfobia, misoginia e abilismo. Perché oltre ai trofei da mettere in bacheca, occorrono i diritti civili.