L'indagine sul padre di Renzi è già un complotto sui giornali italiani

Il Giornale, Libero e Il Fatto all'attacco. Ciascuno con il proprio teorema. E la foto di Mike Bongiorno per rallegrare il lettore. Intanto, il premier...

Ieri avevano cominciato i giornalisti. Oggi sono i giornali italiani a parlare di complotto per l’indagine su Tiziano Renzi e la CHIL Post SRL. Si comincia da Libero, che apre così: «L’inchiesta aperta mesi fa ma sembrava destinata all’archiviazione. La svolta dopo l’offensiva del governo sulle ferie dei magistrati e la responsabilità civile. Solo una coincidenza? I precedenti di Mastella e di Berlusconi autorizzano qualche dubbio».

La prima pagina di Libero di oggi con la vignetta di Benny

Da segnalare su Libero l’articolo di Giacomo Amadori (ex Panorama) che ricostruisce la vicenda con molti particolari interessanti. La mise del Giornale è ancora più drammatica:
La prima pagina del Giornale inventa un Matteo «furioso con i pm», mentre torna il must della giustizia ad orologeria

E qui è meraviglioso anche Alessandro Sallusti:



Renzi deve sapere quindi che su questa battaglia non sarà solo. Oggi è nellecondizioni di quei padri di famiglia in cui negli anni Settanta i banditi sequestravano il parente per avere un riscatto. Non paghi,presidente. Quella maledetta stagione criminale dei sequestri di persona finì grazie alla linea della fermezza,non a quella della trattativa.Acceleri la riforma della giustizia e salvi così e per sempre tutti gli ostaggi,parenti,amici o rivali che siano. Se lo farà,per quel che conta, avrà il nostro sostegno.

Ma la palma del migliore della giornata spetta nettamente al Fatto, che apre con un «pensiero stupendo» e sbatte in prima pagina la foto di Renzi con Mike Bongiorno (chissà cosa c’entra):

«Indagato Renzi, il babbo», titola il Fatto che pubblica la foto di Renzi con Bongiorno

Secondo Il Fatto, il padre di Renzi «Avrebbe spolpato e venduto a un prestanome la società di famiglia (di cui il figlio è stato prima socio e poi dipendente) che distribuiva i quotidiani. Così fra l’altro salvò il Tfr di Matteo. Che sapeva tutto già martedì, quando ha attaccato i magistrati»: pregevolissimo il riferimento al Tfr di Renzi (che era stato assunto nella Chil Post SRL), che serve a chiamare in causa il premier nell’indagine a dispetto di ogni logica. E Renzi? Sul complotto lui un’idea ce l’ha, e la riporta il Messaggero:

 
Per fortuna.



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