Ci sono tredici nuovi casi di positivi al Coronavirus SARS-COV-2 nel Lazio e un decesso. Uno dei casi segnalati oggi dall’assessorato alla Sanità della Regione Lazio è il dipendente dell’Indispensa Bistrot a Fiumicino.
“Oggi registriamo un dato di 13 casi positivi e un decesso. Prosegue il trend in calo nelle province che registrano zero casi e zero decessi, mentre a Roma città si registrano 5 nuovi casi e di questi tre casi del Bangladesh”, ha detto l’assessore regionale alla Sanità, Alessio D’Amato. “Nello specifico – prosegue D’Amato – nella Asl Roma 2 si registrano due casi di rientro dal Bangladesh con volo da Dacca e per entrambi è stato avviato il contact tracing internazionale e la segnalazione anche al Ministero dei Trasporti per le necessarie verifiche sui controlli all’imbarco. Un terzo caso nella Asl Roma 3 di nazionalità del Bangladesh per il quale è stata avviata l’indagine epidemiologica. Si tratta di un operatore in un locale di ristorazione a Fiumicino. E’ stata disposta la sospensione dell’attività commerciale e la presentazione dei contatti come disposto da ordinanza regionale”.
L’assessore ha spiegato che è stata “disposta la sospensione dell’attività commerciale” dove lavora l’operatore risultato positivo e “la presentazione dei contatti come disposto da ordinanza regionale”. “Tale documentazione è fondamentale per contattare le persone e richiamarli al test presso il drive-in di Casal Bernocchi – ha sottolineato D’Amato -. Voglio rivolgere un invito a tutti i ristoratori al rispetto dell’ordinanza che prevede che venga richiesto per ogni tavolo almeno un recapito telefonico, tale disposizione in questa circostanza è fondamentale per il tracciamento dei contatti”. “Il locale è stato chiuso e lo rimarrà fino a nuove disposizioni della Asl – ha spiegato anche il sindaco di Fiumicino Esterino Montino – Tutti coloro che lo hanno frequentato a partire dal giorno 22 giugno devono recarsi alla Asl di via Casal Bernocchi ad Acilia per sottoporsi al tampone e rimanere, da subito, in isolamento”. “Anche i familiari dei clienti del locale devono rimanere in isolamento fino a quando non avranno il risultato del tampone del familiare interessato – conclude il sindaco – Chiedo a tutti la massima collaborazione e di seguire scrupolosamente queste indicazioni”.
Intanto il Consiglio di Stato, con il decreto cautelare monocratico depositato oggi, in riforma dell’ordinanza cautelare del TAR Lazio, ha stabilito che i centri diagnostici privati non possono eseguire i tamponi, in quanto tale attività di analisi e tracciatura è stata affidata dalla Regione, in esclusiva, al servizio diagnostico pubblico tramite la rete d’eccellenza Coronet Lazio. La rete Coronet “è idonea a gestire, tracciare, elaborare la sottoposizione a test senza che l’auspicato contributo privato sia di decisiva utilità”. L’esistenza dei falsi positivi e negativi, infatti “deve condurre a un impegno sempre più forte per ridurne la percentuale” e ciò “appare realizzabile meglio e in più breve tempo se il sistema dei test sia concentrato in una rete di presidi per lo più pubblici, di grandi dimensioni, ovvero sedi di corsi universitari, con la guida – di assoluta e indiscussa affidabilità – all’ISMI Spallanzani”. Tale scelta risulta legittima in quanto risponde “ad esigenze di prioritario interesse generale” e ragionevolmente giustifica la scelta di “concentrazione nel Coronet Lazio della effettuazione, tracciatura, elaborazione di tale tipo di test anti Covid-19”. La discussione collegiale del merito è già fissata per il 16 luglio 2020.