L’agenzia di Roma Capitale boccia Roma Capitale

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La XII Indagine dell'Agenzia per il controllo e la qualità dei servizi pubblici di Roma Capitale: in calo il giudizio dei romani su tutti i 18 servizi pubblici locali

I romani bocciano tutti i servizi pubblici tranne quello idrico. La raccolta rifiuti e al pulizia delle strade totalizzano il voto più basso, sotto il tre. Sono alcuni dei dati che emergono dalla XII Indagine dell’Agenzia per il controllo e la qualità dei servizi pubblici di Roma Capitale presentata stamattina in Campidoglio. In calo il giudizio dei romani su tutti i 18 servizi pubblici locali.



In generale il giudizio medio dei cittadini, che non raggiunge la sufficienza dal 2014, torna a scendere da 5,33 dello scorso anno a 5,3 del 2019: ad abbassare la media sono soprattutto i voti al tpl di superficie (4,1, mentre nel 2018 era 4,4) alla metro (da 5.8 scesa a 5) e alla raccolta rifiuti e pulizia delle strade: rispettivamente 2,7 e 2,8, quasi un punto in meno rispetto allo scorso anno. Il voto più basso in assoluto, 2,5, è stato attribuito dai residenti del I Municipio alla pulizia delle strade e da quelli del XIV alla raccolta dei rifiuti.



In ripresa invece il giudizio sull’acqua potabile, con 7,8 rispetto a 7,5 del 2018, ed è il più alto di tutti. A registrare la sufficienza sono 9 servizi su 18: dopo quello idrico i servizi culturali, tutti al di sopra del 6 ma con un calo di valutazione di circa mezzo voto ciascuno, alcuni servizi sociali e i taxi (6,0). A parte la sosta a pagamento, che rimane stabile seppure con un andamento tendenziale insufficiente (4,8 nel 2019, 5 nel 2018). Andamento decrescente anche per l’illuminazione pubblica, che per la prima volta scende al di sotto della sufficienza con 5,8 (era 6,1 nel 2018).



.Secondo una lettura territoriale più dettagliata, le valutazioni migliori sono state espresse nel III Municipio (Monte Sacro) e nella zona del litorale di Ostia, corrispondente al X Municipio, mentre il voto più basso è stato registrato in centro, nel I Municipio. Il quadrante est della città è il più penalizzato: qui si registrano, infatti, tutti i voti al di sotto della media come il 5,6 del V Municipio, ma va male anche nel XV dove il voto medio si ferma a 5,15. Secondo una lettura socio-anagrafica, infine, sono i giovani e gli studenti a risultare le categorie più soddisfatte mentre i più critici sono gli anziani e i pensionati, seguiti dalle donne e dalle casalinghe. I romani in generale sono però più pessimisti: solo il 18% esprime aspettative positive per il futuro.

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