Il 12 novembre a TgZero su Radiocapital è stato raccontato un episodio con protagonista Teresa Bellanova: due mesi fa la ministra delle politiche agricole ha incontrato un gruppo di donne che vive nei dintorni dell’ILVA, una di loro ha perso un figlio quindicenne, Giorgio Di Porzio, per un sarcoma.
La Bellanova ha ricevuto nell’occasione in dono un quadro in cui è raffigurato un teschio con la scritta “Mamme no diossina”, realizzato con la polvere del materiale che si deposita nel quartiere di Tamburi. Il quadro è poi stato ritrovato sul palco della manifestazione a cui la Bellanova presenziava. Ieri la ministra si è scusata con un messaggio su Facebook per l’accaduto: “Sono pronta a tornare a Taranto ad ascoltare le ragioni di chi lì vive – scrive il ministro – come ho fatto quella sera e tantissime altre volte in questi anni”.
“È vero – prosegue Bellanova – nella baraonda emotiva di quella sera, perché di baraonda bisogna parlare quando da madre a madre sei costretta a discutere sulla morte di un figlio, il quadro che vedete nella foto è rimasto per errore sul palco. E di questo me ne dispiaccio”. “Ma vi chiedo – aggiunge – anche di non dare giudizi affrettati su questa vicenda, perché io di quella città me ne sono occupata da sempre, come sanno bene i tarantini”. “E perché – conclude il ministro – non mi sono mai risparmiata per risolvere quell’intricata vicenda chiamata Ilva, cercando di coniugare ambiente, salute ed occupazione”.
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