Ignazio La Russa in un’intervista rilasciata oggi al Corriere della Sera critica la scelta del centrodestra di fare la sua manifestazione a via del Corso perché così era difficile rispettare le regole del distanziamento sociale. Poi fa un pronostico su chi potrebbe essersi ammalato:
«Beh, in una piazza sarebbe stato tutto più facile, il distanziamento si può fare, metti i segnaposto per le persone, eviti che tutti si ammassino. Come abbiamo fatto a Milano insomma, dove non c’è stato alcun problema. E poi si sa, noi siamo tre partiti diversi, diciamo che siamo coordinati meglio a Milano che qui a Roma».
Col senno di poi dunque…
«Nono, col senno di poi dico meno male che siamo stati così bravi da invitare la gente a non venire: è la prima volta che mi capita di organizzare una manifestazione dicendo ai militanti di astenersi dal presentarsi. E siamo stati bravi pure ad indossare tutti, al 99,99% le mascherine».
Dopo mesi di lotta contro il #coronavirus ecco #Salvini che in sfregio al dolore e ai sacrifici degli italiani viola le prescrizioni a tutela della salute delle persone. Una vergogna senza precedenti pic.twitter.com/CBsnT1k1V7
— Alessia Morani (@AlessiaMorani) June 2, 2020
Quello che non lo ha fatto era Salvini?
«Ma non lo so, in ogni caso escludo che in questa manifestazione si possa essere contagiato qualcuno. È vero che si devono rispettare le regole, e lo abbiamo fatto, ma è anche vero che eravamo all’aperto, che quasi tutti erano protetti, che il virus — come dicono tanti scienziati — sta diminuendo di intensità. Non esageriamo. Scherzo eh, ma se qualcuno può averlo preso è solo Salvini, non certo gli altri! Tra due giorni ce lo dirà (ride, ndr)».