Dopo giorni di silenzio social, Novak Djokovic torna a “parlare”. E per farlo dà voce al suo profilo Instagram, rimasto silente da quando è partito in direzione Melbourne annunciando di aver ricevuto l’esenzione medica da vaccino per poter partecipare agli Australian Open. Attraverso una Stories, infatti, il numero uno del ranking Atp – attualmente in isolamento in attesa di lunedì 10 gennaio, quando il giudice darà la sua sentenza sul ricorso presentato sul visto respinto – ha voluto ringraziare tutte le persone che lo stanno sostenendo in questi giorni. Le brave persone.
“Grazie alla mia famiglia, ai miei cari, alla Serbia e a tutte le brave persone nel mondo che mi mandano sostegno. Grazie a Dio per la salute – ha scritto Novak Djokovic su Instagram -. Grazie a tutti, riesco a sentire il vostro supporto e lo sto apprezzando”. Poche parole scritte all’interno di quell’hotel in cui si trova da quando è sbarcato (o ha tentato di farlo) in Australia presentando un visto che non è stato ritenuto valido dalle autorità del Paese. Colpa della documentazione a corredo dell’esenzione medica da vaccino, elemento imprescindibile – secondo le norme vigenti – per entrare nel Paese australiano.
Insomma, continua il percorso di mitizzazione – quasi biblica – della situazione che vede coinvolto il numero uno del tennis mondiale. Dopo gli assurdi paragoni fatti dal padre – che ha descritto suo figlio prima come Spartacus e poi come Gesù – e le narrazioni sulle condizioni igienico-sanitarie del luogo in cui è costretto (in quarantena e isolamento) e lo sarà (a meno che non decida di salire a bordo di un aereo e fare ritorno in Serbia, come sottolineato dal Ministero degli Esteri australiano) fino a lunedì 10 gennaio. A sette giorni dal via degli Australian Open. Quando il giudice deciderà se dare il via libera al visto (annullando, di fatto, le norme del governo) o confermare il respingimento.
(Foto IPP/Aleksandar Djorovic)