Jakrapanth Thomma: il soldato che spara sulla folla a Nakhon Ratchasima in Thailandia

Categorie: Attualità, Fatti

Secondo la prima ricostruzione diffusa dall'emittente locale Thairath, il sospettato ha rivolto il fuoco contro il proprio superiore e altri compagni, poi è entrato in un centro commerciale e ha continuato a sparare indiscriminatamente contro la folla

Un soldato ha sparato sulla folla a Nakhon Ratchasima, in Thailandia, uccidendo “diverse persone”. Lo riferisce la polizia secondo cui l’autore e’ ancora in fuga. Secondo i media locali, i morti sono almeno dodici. L’uomo, identificato come il sergente Jakkrapanth Thomma , ha aperto il fuoco con un’arma automatica davanti al centro commerciale ‘Terminal 21’ di Korat, nel nordest della Thailandia. Lo ha detto la polizia.



Jakrapanth Thomma: il soldato che spara sulla folla a Nakhon Ratchasima in Thailandia

Sui media thailandesi e suoi social network circolano già diversi filmati in cui si vede la gente fuggire e si sentono i colpi d’arma da fuoco. Secondo i siti locali, Thomma si sarebbe impossessato di un ‘hummer’ militare con il quale si è poi recato a compiere il suo attacco.



L’assalitore ha trasmesso in diretta l’assalto nel centro commerciale su Facebook, che ha subito cancellato il video, e pubblicato un selfie con un fucile e il commento “Così stanco”. L’assalitore, identificato come caporale Jakrapanth Thomma, assegnato alla caserma di Surathampithak, è riuscito a dileguarsi. Secondo la prima ricostruzione diffusa dall’emittente locale Thairath, il sospettato ha rivolto il fuoco contro il proprio superiore e altri compagni, poi è entrato in un centro commerciale e ha continuato a sparare indiscriminatamente contro la folla.

Secondo la polizia, che ha isolato la zona e che ritiene che il militare sia nascosto all’interno del centro commerciale, forse con ostaggi, l’attacco è iniziato in un tempio buddista. Thomma aveva aggredito un suo superiore alla base militare, prima di impadronirsi di armi e munizioni. Sui media locali si vedono le immagini dell’uomo che scende dall’hummer, armato ed in mimetica ed elmetto.

In un altro filmato si vedono tre sue pistole, e la frase “è il momento di scaldarsi”. Le sue motivazioni non sono state ancora chiarite. Ad un certo punto ha scritto: “La morte è inevitabile per tutti” e pubblicato una foto di quella che sembra una sua mano, con una pistola. “Dovrei rinunciare?”, ha scritto poco prima che l’account diventasse inaccessibile. Secondo un’altra versione, il soldato avrebbe ucciso il suo comandante e altre due persone nella base prima di fuggire a bordo della jeep rubata e colpire altri civili, lungo la strada e all’interno del centro commerciale, nel distretto di Muang. L’assalitore ha trasmesso in diretta su Facebook l’assalto nel centro commerciale, che ha subito cancellato il video, e ha pubblicato un selfie con un fucile e il commento “Così stanco”.

EDIT ORE 17,43: Sono almeno venti le persone uccise da un soldato che ha aperto il fuoco nella città di Nakhon Ratchasima, nella Thailandia orientale. Dopo aver ucciso tra gli altri un suo superiore, l’uomo, che + ancora alla macchia, sarebbe nascosto all’interno di un centro commerciale, con una decina di persone in ostaggio. E’ stato identificato come tale Jakrapanth Thomma, e ha pubblicato sul suo profilo Facebook, poi bloccato, alcune fotografie e commenti sull’assalto. Ad un certo punto ha scritto: “La morte e’ inevitabile per tutti” e pubblicato una foto di quella che sembra una sua mano, con una pistola. “Dovrei rinunciare?”, ha scritto poco prima che l’account diventasse inaccessibile.   Il sergente Jakraphanth Thomma, 32 anni, sarebbe ancora asserragliato, forse con degli ostaggi, nel centro commerciale Terminal 21. Intanto emergono altri dettagli sulle ultime tre vittime: secondo il Bangkok Post, alla base di Suatham Phithak, Thomma avrebbe ucciso un colonnello, Anantharot Krasae, un soldato e una donna di 63 anni prima dell’attacco al centro commerciale. Poi avrebbe rubato un veicolo, armi e munizioni, e avrebbe aperto il fuoco in vari punti della città prima di arrivare al ‘Terminal 21’.

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