“C’è mezzo paese sott’acqua e uno pensa allo ius soli? Siamo sconcertati. Preoccupiamoci delle famiglie in difficoltà, del lavoro, delle imprese. Pensiamo al Paese, già abbiamo avuto uno che per un anno e mezzo ha fatto solo campagna elettorale. Noi vogliamo pensare a lavorare”. Questa è la risposta che “fonti m5s” dettano alle agenzie di stampa per commentare quanto detto dal segretario del Pd Nicola Zingaretti dal palco di Bologna.
Cosa aveva detto Zingaretti? “Ci battiamo perché al più presto si rivedano i decreti Salvini, dentro questo governo come scelta di campo. Ci batteremo con i gruppi parlamentari per far approvare lo ius culturae e ius soli, certo che lo faremo”, è il virgolettato riportato dall’agenzia di stampa ANSA, che quindi delinea un percorso parlamentare e non un impegno di governo. “Faremo una legge per parità salariale tra donne e uomini – ha assicurato -, ma per raggiungere l’obiettivo e non per mettere bandierine e avere un’intervista sui giornali. Ci vuole serietà non comizi”, ha aggiunto. A chiudere la polemica ci pensa infine Andrea Orlando: “A molti esponenti dei 5Stelle sembrerà impossibile. Ma noi riusciamo a pensare anche due cose nello stessa giornata”.
Il segretario rispondeva senza mai nominarlo a Matteo Renzi sullo spinoso argomento delle tasse. Zingaretti dice che “il Pd non si accoda ad una generica battaglia contro il fisco” e che “il partito è per una ridistribuzione del carico fiscale”. “I democratici dice – sono il partito della giustizia fiscale: è il fondamento più importante del patto tra cittadini e Stato, garantisce il funzionamento dei servizi. Ora il sistema è terribilmente ingiusto, c’è chi paga troppo, i lavoratori dipendenti, le partite Iva, ma c’è chi evade una montagna di miliardi che recuperati anche solo in parte servirebbero per investimenti, innovazione e giovani”.
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