Interspac: così Carlo Cottarelli vuole entrare nel capitale dell’Inter

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Si parla di venticinque milioni di euro di partenza, che potrebbero servire molto ai nerazzurri

Carlo Cottarelli, in qualità di presidente di Interspac, società costituita l’anno scorso da un gruppo di tifosi vip dell’Inter, di recente è stato autorizzato dal proprio board ad avviare un dialogo con i vertici nerazzurri per illustrare obiettivi e contenuti del progetto di investimento nel capitale sociale del club nerazzurro. La storia, di cui ha parlato ieri Radiocor, è oggi illustrata sul Sole 24 Ore:



Al momento, secondo quanto risulta, il dossier sarebbe in una fase embrionale – dall’Inter si fa sapere che non ci sono ancora stati contatti ufficiali – ma l’intenzione di Interspac è quella di mettere a punto un documento strategico che illustri le possibili strategie e articolazioni dell’operazione per poterla poi sottoporre nel dettaglio al management della società e, ovviamente, alla famiglia Zhang.

Come potrebbe essere strutturato l’ingresso nel capitale della Beneamata? Il ventaglio delle ipotesi è ampio, ma c’è anche un punto fermo: qualsiasi operazione sarà amichevole e concordata con gli attuali azionisti, cioè Suning (col 68,5%) e LionRock, che avrebbe appena rilevato il 31% di Thohir. A fronte di questo scenario una strada potrebbe essere quella di un aumento di capitale, che avrebbe il vantaggio di portare risorse fresche nel club, a fronte di debiti saliti lo scorso 30 giugno a 814 milioni (di cui 230 comunque verso lo stesso Suning).



Si parla di venticinque milioni di euro di partenza, che potrebbero servire molto ai nerazzurri:

Certo, avere nel proprio capitale un nocciolo duro di tifosi vip italiani (di cui molti di estrazione economico-finanziario) per il club nerazzurro potrebbe essere un valore aggiunto. Proprio nelle scorse settimane, Interspac ha peraltro accolto altri tre soci di rilievo: il banker Davide Mereghetti, il numero uno di DeA Capital Paolo Ceretti ed Emanuela Banfi (Natixis).



Si affiancano ai soci fondatori di Interspac, tra cui spiccano – oltre al presidente Cottarelli
– anche Dario Frigerio, ex numero uno di Pioneer e del gruppo Prelios, Riccardo Ardigò (managing director e country COO di Ubs Italia), l’ex presidente della Rai Roberto Zaccaria e un nucleo di manager Azimut composto da Gianfranco Dentella, Marco Rognoni e Gianluigi Altobrando. I prossimi mesi diranno se e come si arricchirà ulteriormente l’azionariato e come verranno intessuti i primi rapporti con i vertici dell’Inter per definire un eventuale ingresso nel capitale.

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