Imola, Manuela Sangiorgi: la sindaca M5S che sta con il leghista

Sei consiglieri su 14 vogliono sfiduciare la sindaca. Questioni politiche ma anche personali alla base del dissenso

Il Fatto Quotidiano ci fa sapere oggi che a Imola sei consiglieri M5S su 14 vogliono sfiduciare la sindaca Manuela Sangiorgi da poco eletta in quella che fino a ieri era una roccaforte rossa. I problemi sono politici ma anche personali:



Al centro delle scontro c’è il programma, che la sindaca non starebbe rispettando su almeno due temi: la gestione dell’autodromo, simbolo della città ormai senza la Formula 1 (troppe deroghe sul rumore, l’accusa) e la raccolta dei rifiuti, che non è gestita in house–cioè con una società interamente comunale –sul modello di Forlì (“c’è il veto della holding che detiene la raccolta e non vuole cedere, i consiglieri fanno finta di non saperlo”, spiega lei). Scontro politico, ma pure personale.



Prima l’allontanamento di due assessori, Roi e Lelli, stimati dagli attivisti, poi l’accusa di eccessiva vicinanza alla Lega, che è un po’ scivolosa vista la relazione tra la sindaca e il capogruppo leghista Carapia. “La mia vita privata non influisce sulle scelte politiche:c hi lo insinua ha scarsa considerazione delle donne oppure è geloso”.

La sfida finale è prevista a dicembre, sul bilancio. “Noi non stiamo lasciando il Movimento, questa è casa nostra: se non cambia sarà lei a doversene andare”, dicono i dissidenti. “Bambinate per avere attenzione, non avranno il coraggio di votare una sfiducia”, taglia corto la sindaca. Non sempre passare da gialloverde a giallorosso è indolore.



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