COVID-Tax: il PD vuole tassare i ricchi per l’emergenza Coronavirus

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Un contributo di solidarietà per gli anni 2020 e 2021 che dovranno versare i cittadini con redditi superiori ad 80mila euro e che inciderà sulla parte eccedente tale soglia

Il gruppo Pd alla Camera, “in piena sintonia con il partito, ritiene opportuno che venga introdotto nel provvedimento che arriva ora alla Camera un contributo di solidarieta’ a carico dei redditi più elevati, da destinare a tutti coloro che versano in situazioni di povertà a causa della crisi o in situazioni di grave difficoltà per la perdita completa del reddito come i giovani lavoratori autonomi”. La proposta – anticipano il capogruppo dem a Montecitorio, Graziano Delrio, e quello in commissione Bilancio, Melilli – prevede “l’istituzione di un contributo di solidarietà per gli anni 2020 e 2021, che dovranno versare i cittadini con redditi superiori ad 80mila euro e che inciderà sulla parte eccedente tale soglia”. “La somma versata, rispettando i criteri di progressività sanciti dalla nostra Costituzione, sarà deducibile e partirà da alcune centinaia di euro per le soglie più basse fino ad arrivare ad alcune decine di migliaia di euro per i redditi superiori al milione”, si legge ancora. “Il gettito atteso è pari ad un miliardo e trecento milioni annui. Ad uno strumento del genere, oggi sicuramente necessario, si è già fatto ricorso in passato da governi di diverso colore”, osservano ancora gli esponenti dem.



“La crisi economica, determinata dalla pandemia, ha fatto emergere e accentuato situazioni di povertà. Ci sono famiglie che in questi giorni non hanno risorse sufficienti per provvedere all’acquisto nemmeno dei beni di prima necessita’: c’e’ un rischio povertà per un ulteriore milione di bambini”, si rileva ancora nella nota di Delrio e Melilli. “Un primo intervento e’ stato messo in campo dal governo che ha stanziato 400 milioni di euro perché i Comuni possano cominciare a dare risposte. Tutti i sindaci, di ogni appartenenza politica, segnalano la grande quantita’ di richieste che vengono presentate da famiglie in difficoltà. Un grande e solidale Paese come l’Italia – sottolineano ancora gli esponenti Pd – non può non porsi il tema di come le classi dirigenti e coloro che dispongono di redditi elevati debbano essere chiamati a contribuire a favore di chi non ce la fa”.



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