Il Partito Democratico della provincia di Roma ha avuto la bella idea di pubblicare questo manifesto in cui si vede un bambino che si trova al di là di una rete e la didascalia “Anche lui vuole ballare al Papeete“. L’intento, nobile, è quello di sensibilizzare al cambiamento dei decreti sicurezza, ma non si capisce a chi sia rivolto visto che il PD è al governo. Il risultato finale è quello di creare un cortocircuito ridicolo sostenendo che un bambino profugo abbia come obiettivo quello di andare a fare festa negli stessi luoghi di Matteo Salvini.
Il tweet è stato successivamente rimosso dall’account Twitter del PD-Lazio, come sempre senza alcuna spiegazione e senza scuse per la figura barbina. E la rimozione è stata condita dal giusto sarcasmo di chi rimane stupefatto davanti a tanta dabbenaggine.
Intanto si attende una svolta nella comunicazione via social network del Partito Democratico: non si pretende certo che cominci ad essere efficace. Basterebbe evitare di rendersi ridicoli, se possibile.
EDIT ore 14,50: Ad appena 24 ore dalla fregnaccia, il PD del Lazio esce dal buco in cui aveva nascosto la testa come gli struzzi per dare la colpa a uno stagista dell’indecoroso cartellone:
Rimane una curiosità: ma perché quando si tratta di ammettere una cazzata è colpa di un “giovane collaboratore” e quando si tratta di candidare qualcuno viene regolarmente fuori un dinosauro?
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