Non sarà un tunnel, come invece paventato in passato, ma un vero e proprio ponte a una o più campate. Come spesso accade in Italia, si torna a parlare ciclicamente del fatidico collegamento via “terra” tra la Calabria e la Sicilia. Un progetto fortemente voluto in passato, a livello politico, da Silvio Berlusconi che riproponeva l’argomento a ogni tornata elettorale. Adesso, però, il governo Draghi sembra volersi muovere concretamente e a breve potrebbero esserci grandi novità per quel che riguarda il fatidico Ponte sullo Stretto di Messina.
“È in avvio di assegnazione lo studio di fattibilità per la realizzazione del ponte sullo Stretto: la commissione ha scartato l’ipotesi del tunnel, ed ora si deve valutare quale soluzione, tra quella del ponte a più campate o a una campata, è quella più fattibile”. A parlare è il Ministro delle Infrastrutture Enrico Giovannini che, intervenendo durante un vento a Nola (in Campania) ha parlato dello stato dell’arte del collegamento via terra tra la Calabria e la Sicilia. Un progetto nato tantissimi anni fa, con tante imprese che hanno presentato i propri piani (prima su carta, poi su rendering virtuale) per la realizzazione del viadotto per coprire quella lingua di mare di 3,14 chilometri che, al momento, è attraversabile solamente utilizzando il traghetto.
Non sarà un tunnel sottomarino, dunque. Questa ipotesi – che già all’inizio sembrava essere di difficile realizzazione – è stata scarta a priori. Si va verso uno studio di fattibilità di un Ponte a un’unica navata (come spiegato dal Ministro Giovannini). E se i progetti non mancano, la riflessione si sposta sui costi per la realizzazione dell’opera. E un’indicazione viene data dallo stesso capo del Dicastero delle Infrastrutture: “Richiede un investimento maggiore di quello di prima”. Costruire quel collegamento – che dovrà prevedere non solo il passaggio delle automobili (e forse anche una pista ciclabile), ma anche i binari ferroviari – costerà molto di più. Chissà che parte di fondi del PNRR destinati alle infrastrutture (carenti, soprattutto al Sud Italia) daranno maggiore ossigeno a questo progetto.