La carie resta la compagna fissa dell’universo infantile con percentuali sproporzionate rispetto alle potenzialità di cura del servizio sanitario pubblico. Racconta oggi il Corriere della Sera che la carie mina i denti da latte del 3% dei piccoli con meno di 2 anni, sotto i 3 la percentuale raddoppia al 6%, a 4 tocca il 22%, dai 10 anni sfonda il 44 per cento. Colpa dello zucchero, di un’alimentazione troppo dolce già nel biberon e dell’assenza di prevenzione.
La rivista Lancet a ottobre ha lanciato l’allarme denunciando che a livello mondiale «l’odontoiatria non è tra le priorità dei governi, la bocca viene considerata una parte staccata dal corpo». Tra le cause della carie, il prolungato uso del biberon riempito di latte, miele e sostanze zuccherate, specie se la poppata avviene di notte quando il flusso salivare è fortemente ridotto.
Attenzione anche all’allattamento al seno cui deve seguire la detersione delle gengive e dei primi dentini. La Sioi lancerà una campagna di sensibilizzazione per le donne in gravidanza: la mamma dovrebbe seguire corretti schemi di alimentazione e igiene orale. Uno stile di vita da trasmettere al nascituro. Nella dieta dei bambini le calorie derivate dagli zuccheri sono il 18% anziché il 10% raccomandato.
Leggi anche: Tutti i bonus per la casa nella Legge di Bilancio