All’hotel Bel Sit di Alassio lanciano pasti dalla finestra per protesta contro la quarantena

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146 persone isolate dopo il ricovero per Coronavirus di cinque di loro (la prima, un'anziana del lodigiano, e altri quattro che stavano nello stesso albergo). L'albergo è guardato a vista da una pattuglia della Guardia di Finanza, con le transenne a impedire l'accesso

Gli immigrati negli hotel sprecano anche il cibo vergognAH NO SPE. All’hotel Bel Sit di Alassio, affacciato sul mare, isolato dopo il ricovero per Coronavirus di cinque persone (la prima, un’anziana del lodigiano, e altri quattro che stavano nello stesso albergo) si trovano circa 120 ultrassessantenni in quarantena obbligatoria. L’albergo è guardato a vista da una pattuglia della Guardia di Finanza, con le transenne a impedire l’accesso, gli ospiti ogni tanto si affacciano alle finestre. Qualcuno con la mascherina, altri senza dispositivi di autotutela. Oggi, al culmine del nervosismo, c’è chi ha buttato i sacchetti con il cibo distribuito dal servizio di protezione civile dalla finestra. Savonanews ha pubblicato una foto del cibo gettato all’entrata. Sono gesti comprensibilissimi da parte di chi si trova in una situazione del genere. Così come d’altronde lo erano quelli di chi faceva cose del genere in situazioni simili, ma su questi ultimi qualche politico sciacallo e qualche social merda manager di solito ci fanno le vagonate di like gridando all’indignazione. Qui, state sicuri, staranno tutti zitti.



Foto da: Savonanews.it

“In questo momento è chiaro che all’interno dell’albergo di Alassio dove per il momento abbiamo isolato 146 persone entrate in contatto con la signora degente all’ospedale San Martino, ci sono soggetti oggi asintomatici e negativi al tampone ma che tra due-cinque giorni potrebbero sviluppare sintomi da coronavirus”, ha detto il governatore ligure Giovanni Toti stamani su Canale 5 motivando la decisione di isolare gli alberghi di Alassio dov’era ospitata la donna proveniente da Castiglione d’Adda positiva al coronavirus. Dopo il getto di pasti dalla finestra per protesta contro la quarantena quattro tecnici dell’Asl2 del savonese si sono presentati all’hotel per “assicurare l’assistenza medica agli ospiti dell’albergo”. Lo rende noto la stessa Asl 2. I quattro tecnici assisteranno le persone che si trovano all’interno dell’albergo fornendo tutta l’assistenza medica e psicologica di cui hanno bisogno. E un paio d’ore fa Toti ha assicurato che la quarantena si concluderà a breve. Nelle prossime ore quelli tra i 146 turisti che non sono stati in contatto stretto con le persone infette saranno trasferiti nelle loro dimore di residenza in Piemonte e Lombardia, dove svolgeranno la quarantena volontaria o coatta. “Riteniamo che negli alberghi le condizioni di affollamento siano tali da non garantire l’appropriatezza dell’isolamento e tutte le cure necessarie, anche se non ci sono sintomatici al momento”, ha spiegato Toti nel punto stampa sul coronavirus. “Siamo in contatto con gli assessorati regionali alla sanità di Lombardia e Piemonte e con la Croce Rossa italiana stiamo organizzando dei trasporti protetti”, ha detto. “146 persone in quell’albergo non ci danno certezza che un isolamento adeguato possa essere perpetrato per 14 giorni – ha sottolineato Toti -. Ci auguriamo di poter farli rientrare a casa nel più breve tempo possibile”. Le città di provenienza dei turisti di Alassio sono Asti e Pavia.

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