È la settimana di Giuseppe Conte leader del Movimento 5 Stelle

Entro Pasqua l'ex Presidente del Consiglio scioglierà la riserva

I tempi sono maturi ed entro la fine di questa settimana, quindi prima di Pasqua, Giuseppe Conte scioglierà le riserve sulla sua leadership del Movimento 5 Stelle. La risposta sarà, ovviamente, positiva e l’ex Presidente del Consiglio si appresta a diventare il rappresentante politico dei pentastellati che nel 2018 proposero e sostennero il suo nome per la guida del governo (prima con la Lega, poi con il Pd). Ma all’interno del Movimento ci sono ancora alcune matasse da dirimere: dal rapporto con l’Associazione Rousseau, fino alla regola sul limite dei due mandati.



Giuseppe Conte diventerà leader del M5S entro la fine della settimana

Tutto partì alla fine dell’esperienza a Palazzo Chigi, quando Beppe Grillo “incaricò” virtualmente Giuseppe Conte per l’incarico di guida del nuovo Movimento, con obiettivo fissato nel 2050. Da quel giorno l’ex capo del governo si è speso in incontri e trattative con la base pentastellata, incontrando molte aperture e apprezzamenti. Ma anche qualche gatta da pelare emersa nelle ultime settimane. Ma ora, come spiega La Repubblica, i tempi sono maturi.

L’ex premier dovrebbe così sciogliere la riserva già prima di Pasqua, nella settimana che si apre oggi, e accettare – come scontato – l’incarico di nuovo capo dei 5S. È quanto emerge da una serie di colloqui riservatissimi tenuti nel weekend, mentre le chat degli eletti venivano invase da interrogativi e timori per le dichiarazioni di Beppe Grillo, che ha posto come un “pilastro” il no al terzo mandato.



Ed è proprio la regola dei due mandati a essere la prima grana che Giuseppe Conte dovrà affrontare. Con la persistenza di questo regolamento, infatti, circa 65 tra deputati e senatori (quelli attualmente in Parlamento) non potrebbero ricandidarsi alle prossime elezioni Politiche (per il momento, al netto di scossoni, previste alla natura scadenza della legislatura nel 2023).

La “segreteria” e il voto su Rousseau

Secondo le indiscrezioni, con Giuseppe Conte i pentastellati si struttureranno più come un partito che come un Movimento. A partire dal tema della “segreteria”, la prima grande rivoluzione del M5S guidato dall’ex Presidente del Consiglio. Il tutto, però, deve superare alcuni ostacoli, come spiega Emanuele Lauria su La Repubblica.



Saranno istituiti gruppi di lavoro tematici, mentre un altro tema a cui l’avvocato sta lavorando è quella di una ramificazione del Movimento con figure di responsabili locali che non ci sono mai state. Il nodo rimane quello della legittimazione della leadership di Conte e dunque la risoluzione del contenzioso con Rousseau, che impedisce l’impiego della piattaforma telematica e che Grillo tenta di superare con un accordo. Intesa agevolata dalla conferma del tetto delle due legislature che l’associazione guidata da Casaleggio, custode dei principi originari dei 5S, ha accolto con favore.

Per questo motivo, la legittimazione di Conte alla guida del Movimento 5 Stelle dovrebbe snodarsi seguendo due canali: il primo segnato dalla presentazione del suo programma ai gruppi parlamentari pentastellati a Montecitorio e a Palazzo Madama; il secondo – forse dopo Pasqua, visti i tempi stretti – con il voto degli iscritti. Ancora sulla piattaforma Rousseau. Almeno per ora.