“Giovani allo sbando e maggiore età a 21 anni”. L’educazione dei figli secondo Alessandro Gassmann

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Le parole dell'attore, figlio del grande Vittorio, sul rapporto tra giovani e adulti. Una posizione che, storicamente, ha sempre diviso l'opinione pubblica

Un personaggio “divisivo” (nel duopolio che alimenta i social in base a “chi dice cosa”) che parla di un argomento che da sempre è al centro di una netta divisione all’interno dell’opinione pubblica. Nelle ultime ore stanno facendo discutere le parole di Alessandro Gassmann che – intervistato da Candida Morvillo per Il Corriere della Sera – ha parlato del suo concetto di educazione nei confronti dei figli e di cosa pensa dei giovani d’oggi (con colpe dei genitori).



Alessandro Gassmann, dalla maggiore età a 21 anni all’educazione dei figli

In particolare, l’attore romano ha raccontato il suo ruolo di padre che – di fatto – ha ricalcato in pieno l’esempio fornito da suo papà, l’indimenticabile Vittorio Gassmann.

“Mio figlio ha avuto il motorino a 16 anni, è potuto tornare tardi la sera a 18. Questo è: fino ai 18, fai quello che ti viene detto. Anzi, per me, la maggiore età andrebbe alzata a 21. Mi sono fatto rispettare, con dolcezza, ma con fermezza: con me, una discussione non si apre. Io dico ‘non esci’; tu non vuoi litigare con me; quindi, non esci. Bisogna essere duri, se serve, e dolcissimi il resto del tempo. E sempre pronti ad ascoltare. Sull’ascolto, tutto il merito va a mia moglie, che è molto più presente di me”.



Un’educazione rigida nei confronti del figlio e un reprimenda nei confronti dei giovani d’oggi. E le colpe, secondo Alessandro Gassmann, non è dei figli ma dei genitori. Colpa della “troppa libertà” che, spiega l’attore, ha portato i più piccoli a essere allo sbando, “impreparati, spaventati e profondamente ignoranti”.

Parole molto dure nei confronti della sua generazione e della progenie nata da loro. Per questo motivo l’attore sostiene che l’ottenimento della cosiddetta “maggiore età” al compimento dei 18 anni sia sbagliata. Insomma, per lui dovrebbe tornare in auge quella dinamica in vigore fino al 1975, quando il governo abbassò la soglia dai 21 ai 18 anni.



(foto: da Instagram)