I 17 genitori indagati per false autocertificazioni sui vaccini

C'è chi ha deciso di rischiare ed è finito nei guai, come alcuni genitori di Belluno che hanno falsificato l'autocertificazione (dichiarando di avere un appuntamento con la ASL per la vaccinazione)

Ieri la legge sull’obbligo vaccinale ha cominciato a fare le prime vittime fuori dagli asili, ovvero negli unici istituti in cui vige davvero l’obbligo (nelle scuole basta pagare una multa e il bambino può rimanere in classe tutto l’anno). C’è però chi ha deciso di rischiare ed è finito nei guai, come alcuni genitori di Belluno che hanno falsificato l’autocertificazione (dichiarando di avere un appuntamento con la ASL per la vaccinazione) mentre alcuni sono stati allontanati dalle scuole in quella che rimane un’applicazione disomogenea della legge Lorenzin:



L’applicazione della legge sull’obbligo vaccinale in questi giorni non è affatto omogenea. Ognuno fa da sé, in alcuni casi a partire da dati troppo diversi tra loro per essere veri. Un esempio: in tutta la Lombardia si ha notizia di un solo bambino tra 0 e 6 anni non in regola con i certificati, che è stato escluso dalla materna, a Gorgonzola, mentre nella sola Modena stanno studiando come fare per allontanare 600 alunni.

Entro il 10 marzo (termine poi slittato all’11 perché quel giorno era festivo), in base al decreto sull’obbligo, le famiglie che a settembre avevano iscritto i figli a scuola grazie a un’autocertificazione dovevano portare i certificati vaccinali. Pena l’esclusione da nidi e materne per i più piccoli e una multa per chi frequenta la scuola dell’obbligo (7-16 anni). Detto che la stragrande maggioranza dei bambini è in regola, come dimostrano le coperture che viaggiano intorno al 95%, e in alcuni casi lo superano abbondantemente, i bambini non vaccinati vengono però trattati in modo diverso.



Da regione a regione e da provincia a provincia c’è chi disapplica la legge e chi la applica in modo rigoroso:

In Regioni come la Toscana, dove i presidi stimano 400 irregolari in nidi e materne, già da lunedì alcune decine di famiglie sono state chiamate al telefono e invitate a tenere a casa i figli. Su 59 bimbi risultati non in regola a Pisa (e ieri rimasti fuori), solo i genitori di due avrebbero detto di non voler sanare la loro situazione.



In Veneto, invece, la procura in una sola scuola di Belluno ha indagato 17 famiglie per le false autocertificazioni. Ma i casi potrebbero essere di più, addirittura centinaia. E a ben vedere, in tutta Italia chi ha autocertificato l’avvenuta vaccinazione e poi non ha presentato i documenti è a rischio di falso, visto che appunto ha dichiarato una cosa non vera.

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