È nato in Camerun, si è trasferito in Italia e ha conseguito la Laurea in Medicina all’Università la Sapienza di Roma. Un curriculum professionale di tutto rispetto che sembra non interessare a parte dei cittadini di Fagnano Olona, un piccolo comune di 12mila abitanti che dista pochi chilometri di Malpensa, in provincia di Varese. Perché alcuni dei suoi pazienti hanno iniziato a insultare il dottor Enock Rodrigue Envolo per via del colore della sua pelle, condendo il tutto con la classica arretratezza culturale tipica del razzismo che continua a scorrere nelle vene di molti italiani. E lui ora è pronto a rinunciare a quel posto di lavoro – è un medico di base che lavora per il servizio sanitario nazionale – perché stanco di essere insultato.
Una storia di razzismo insito nella società in un 2022 che sta terminando e che continua a mostrare come il problema della discriminazione sia ancora ben saldo e radicato nel nostro Paese. E a Fagnano Olona in tanti hanno preso di mira quel dottore per via delle sue origini e del colore della sua pelle. Commenti vergognosi come questi:
“Che ci fa qui questo? Ci vuole gente che ha studiato. Dovrebbe andare a far pascolare le pecore”.
Il dottor Enock Rodrigue Envolo si è trasferito da poco in quel Fagnano Olona. È stato scelto come sostituto dell’unico medico di base del Paese che è andato in pensione. Un’esigenza, dunque, per la popolazione che già da tempo stava attendendo l’arrivo di un medico del servizio sanitario nazionale per effettuare visite, diagnosi, consulti e procedere con l’autorizzazione medica (la ricetta) per l’acquisto di medicinali, esami o altri trattamenti sanitari coperti dal servizio sanitario nazionale. E lui, dopo pochi giorni, è pronto a rinunciare. Come dichiarato alla Prealpina:
“Sono a Fagnano Olona per curare e mettermi a servizio della comunità. Se non mi vogliono, sono già pronto ad andare da Ats e chiedere di lavorare altrove. Il mio mestiere è curare le persone. Ciascuno è libero di pensare come vuole e quello che vuole. Non sarò di certo io a mettere il bavaglio alle persone”.