Elena Cattaneo e la legge sull’agricoltura biodinamica

Oggi arriva in aula il testo bipartizan. Ma la scienziata e senatrice a vita non è d'accordo e spiega perché

Oggi arriva nell’aula della Camera la legge che disciplina la produzione agricola e agroalimentare biologica. Un giro d’affari che nel 2017 in Italia è stato di circa 5 miliardi. All’articolo 1 si legge che il metodo di agricoltura biodinamica “applicato nel rispetto dei regolamenti Ue in materia di agricoltura biologica, è equiparato al metodo di agricoltura biologica”. Proprio quel metodo è stato di recente oggetto di uno scontro tra un gruppo di oltre cento scienziati, capeggiati dalla senatrice a vita Elena Cattaneo, e il Politecnico di Milano, che ha ospitato un convegno sul tema. Per buona parte degli studiosi, infatti, si tratta di una tecnica priva di qualsiasi fondamento: la biodinamica, teorizzata un secolo fa dal filosofo Rudolf Steiner,contempla la convinzione che si possano fertilizzare i campi attraverso i raggi cosmici catturati da corni di vacca riempiti di letame, il “cornoletame”, appunto.



Il presidente della commissione che comincerà l’esame della legge, il pentastellato Filippo Gallinella, la spiega così: «Non si tratta di una legittimazione, non tocca a noi. A noi, quello che interessa, è che un agricoltore biodinamico rispetti la normativa prevista per il biologico. Poi, se sui campi ci fa, che so, la danza della pioggia, non è un problema del legislatore». Elena Cattaneo, in un’intervista al Messaggero, dimostra di essere di tutt’altro parere:



«La ricerca su ciò che mangiamo e produciamo, in ogni direzione, non è mai abbastanza. Ma perché creare fondi ad hoc per una specifica pratica agricola e linee di ricerca obbligatorie quando una pubblica competizione tra tutti potrebbe rivelarne di migliori? Perché non potenziare i finanziamenti alla ricerca nel settore della produzione agricola e agroalimentare per tutte le idee dei ricercatori e degli innovatori del settore, in competizione tra loro? E se la soluzione più sostenibile non fosse biologica?».

Nel testo alla Camera i termini bio e biodinamico vengono equiparati. Non c’è il rischio di trarre in inganno i consumatori accostando metodi di produzione naturali a metodi – fecondazione cosmica, uso di vesciche di cervo e di cornoletame che fanno riferimento all’astrologia??
«Non so a chi possa giovare una legge che equipara una “pratica esoterica”, con tanto di certificazione privata rilasciata – sostanzialmente in esclusiva – dalla multinazionale tedesca noprofit Demeter, all’agricoltura biologica. Non certo a questo Parlamento che darebbe dignità legislativa a pratiche non dissimili dall’oroscopo».



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