Carmelo Lopapa su Repubblica racconta oggi che il migliaio di leghisti che ha riempito la piccola Piazza della Libertà di Maranello non veniva soltanto dalla zona ma è stato portato dalle regioni vicine, soprattutto dalla Toscana:
Qui a Maranello invece, dove tutto è rosso – dal Cavallino rampante che campeggia perfino nelle rotonde, al museo della Ferrari padrona di casa – tanta gente di destra sotto il municipio non si era mai vista, raccontano. Cade nel vuoto giusto l’appello del capo a “vestire di rosso”: colore che campeggerà sullo sfondo del palco, sul suo cappellino da ferrarista del sabato pomeriggio, sulle bandierine pro-Borgonzoni, ma non negli abiti degli infreddolliti militanti. Che sono comunque parecchi.
Anche perché in tanti portati con i pullman dalle regioni vicine, Toscana soprattutto. Altri al seguito dei governatori venuti sul palco per questa sorta di chiusura ufficiale della campagna: il friulano Massimiliano Fedriga, il lombardo Attilio Fontana, l’umbra Donatella Tesei. Un paio d’ore dopo, a dispetto dei pochi gradi, saranno le sardine emiliane a riempire la vicina piazza Amendola, in attesa del loro grande appuntamento di oggi a Bologna.
Intanto ieri il Capitano ha scippato piazza della Repubblica a Bibbiano alle Sardine:
Salvini aveva annunciato lì il comizio finale e le Sardine avevano giocato d’anticipo prenotando per prime giovedì prossimo Piazza della Repubblica. Ma la Questura – dopo l’incontro di ieri con una delegazione dei ragazzi anti sovranisti – ha deciso di dare priorità al partito, in virtù di un protocollo firmato con le liste elettorali che dà loro un diritto di prelazione. Alle sardine è stata concessa la vicina Piazza Libero Grassi.
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