Bozza DPCM Scuola: ipotesi maturità online

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La valutazione degli alunni, compresi gli scrutini finali, può essere svolta anche con modalità telematiche. Lo prevede una bozza, non ancora definitiva, sulle misure per la maturità e la conclusione dell'anno scolastico che andrà all'esame del prossimo Cdm

Nell’ipotesi in cui l’attività didattica “in presenza” nelle scuole non riprenda entro il 18 maggio o per ragioni sanitarie non possano svolgersi esami in presenza, la valutazione degli alunni, compresi gli scrutini finali, può essere svolta anche con modalità telematiche. Lo prevede una bozza, non ancora definitiva, sulle misure per la maturità e la conclusione dell’anno scolastico che andrà all’esame del prossimo Cdm.



Bozza DPCM Scuola: ipotesi maturità online

Per quanto riguarda gli esami delle scuole medie, non si esclude l’ipotesi dell’eliminazione a causa dell’emergenza sanitaria in corso. A quanto prevede la bozza del dl scuola, infatti, per quanto riguarda le prove dell’esame di Stato conclusivo del primo ciclo di istruzione, il Miur può con ordinanza anche prevedere “l’eliminazione di una o più di esse”, rimodulando “le modalità di attribuzione del voto finale o la sostituzione dell’esame di Stato con la valutazione finale da parte del consiglio di classe, con specifiche disposizione per i candidati privatisti, salvaguardando l’omogeneità di svolgimento rispetto all’esame dei candidati interni”. Il Miur potrà varare con ordinanza le misure per esami e promozioni se necessario per il protrarsi dello stato di emergenza sanitaria: “Con una o più ordinanze del Ministro dell’istruzione – si legge – possono essere adottate, esclusivamente per l’anno scolastico 2019/2020, specifiche misure sulla valutazione degli alunni e delle alunne e sugli esami di Stato conclusivi del primo e secondo ciclo di istruzione, per assicurarne il regolare svolgimento”.

Scuola, le iscrizioni per l’anno scolastico 2020-2021 (Il Messaggero, primo febbraio 2020)

Sempre per quanto riguarda la maturità, se l’emergenza sanitaria consentirà il rientro in aula degli studenti, il Miur potrà valutare con ordinanza di sostituire la “seconda prova a carattere nazionale con una prova predisposta dalla singola commissione di esame affinché detta prova sia aderente alle attività didattiche in concreto svolte nel corso dell’anno scolastico”. Stamattina il Corriere della Sera scriveva che anche per l’esame di terza media si valutava la possibilità di farlo a distanza: “Gli studenti dovranno consegnare un loro elaborato, quella che era la «tesina», alla commissione che, come succede sempre, è composta dai docenti della classe più il preside che ne è presidente”.



I recuperi da settembre

Nel caso in cui l’attività didattica nelle scuole riprenda entro il 18 maggio e sia consentito lo svolgimento degli esami ‘in presenza’, si può prevedere la definizione dell’eventuale recupero degli apprendimenti per gli alunni delle classi intermedie in tutti i cicli di istruzione relativi all’anno scolastico 2019/2020, nel corso dell’anno scolastico successivo a decorrere dal 1/o di settembre 2020, quale attività didattica ordinaria. Dunque si permetterebbe agli alunni di accedere alla classe successiva, recuperando poi da settembre eventuali debiti.



“Ieri il Presidente del Consiglio Conte ha annunciato la proroga della chiusura delle attività. La battaglia contro il Coronavirus non è ancora vinta, anzi. I segnali di rallentamento dell’epidemia non devono trarre in inganno: abbassare la guardia sarebbe disastroso. Ora che la pausa forzata dalla scuola in presenza si sta ulteriormente allungando vogliamo mettere in campo nuovi strumenti per sostenere docenti e studenti. Adotteremo un piano complessivo che possa guidare la scuola nella prosecuzione di questo anno scolastico e guardando al prossimo”, ha scritto poco fa su facebook la ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina

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