Gigio non stava gigioneggiando. In molti, dopo l’ebrezza per la vittoria in finale contro l’Inghilterra, si sono interrogati sulla mancata esultanza di Donnarumma dopo aver parato il rigore di Saka e aver consegnato i Campionati Europei all’Italia. Un gesto che ha dato vita a diverse interpretazioni, ma è lo stesso protagonista – eletto miglior giocatore del torneo – a rivelare cosa è successo in quei momenti vissuti tra l’ansia, il panico e la gioia.
amore lui che non c’aveva capito un cazzo
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(@lidiadipaola) July 12, 2021
“Sul rigore non ho esultato perché non avevo capito – ha detto, laconicamente, il portiere azzurro ai microfoni di Sky Sport -. Non avevo capito che avevamo vinto. Ero già a terra per il rigore di Jorginho, perché pensavo fosse finita. E invece…”. La mancata esultanza di Donnarumma, dunque, non era volontaria. Il numero uno della Nazionale ha vissuto istanti di sentimenti misti perché pensava – visti i precedenti – che la lotteria dei rigori si fermasse al sangue freddo del centrocampista del Chelsea. E, invece, a esser decisivo è stato lui qualche istante dopo, ipnotizzando il giovane Saka e regalando un trofeo che mancava nella nostra bacheca dal 1968.
Quando esci dall’ufficio giovedì sera scoglionato ma i colleghi ti ricordano che è venerdì.#ItalyVsEngFinal pic.twitter.com/kxCWBBJ7J8
— Simone (@DebiruS) July 12, 2021
Il resto è storia: “Poi ho guardato l’arbitro, perché adesso con la Var osservano sempre i piedi perché non puoi essere davanti. Cercavo di capire se era tutto ok. Poi ho visto i miei compagni che venivano verso di me e non ho capito più niente”. E in quegli istanti, mentre proseguiva la sua lenta camminata fuori dall’area di rigore, ha realizzato di esser stato il grande protagonista della vittoria azzurra sotto il cielo di Wembley.
(foto: da SkySport)