Di Maio e Casaleggio sono convinti che Rousseau salverà Salvini

Il Fatto: i rapporti della Casaleggio piovuti sulla scrivania di Di Maio raccontano che tanti elettori e iscritti vogliono lo stop ai giudici, innanzitutto per evitare rischi al governo

Luca De Carolis, che sul Fatto Quotidiano qualche giorno fa aveva anticipato l’intenzione di portare gli iscritti a Rousseau a votare su Salvini e la Diciotti, oggi scrive che



I rapporti della Casaleggio piovuti sulla scrivania di Di Maio raccontano che tanti elettori e iscritti vogliono lo stop ai giudici, innanzitutto per evitare rischi al governo. “L’ideale sarebbe che il no vincesse di poco”sussurra una fonte di governo. Ovvero che Salvini la scampasse, ma senza ricevere un plebiscito, che trasformerebbe in un trofeo. Ed è un rischio su cui i 5 Stelle hanno ragionato per giorni.

Però ha prevalso l’esigenza di tutelare il capo Di Maio, evitandogli una decisione più che difficile. Mentre Salvini ostenta serenità: “So no tranquillissimo sulvoto in giunta, gli italiani sanno che ho agito per il loro bene”. E un fedelissimo come il ministro all ’Agricoltura Gianmarco Centinaio assicura: “Il voto online del M5S non mette a rischio il governo”.



In più c’è qualche paura recondita sui rischi di sicurezza in relazione al voto su Rousseau e sulla possibilità che qualche hacker lo rovini:

PERÒ IL MOVIMENTO è nervoso. Tanto che ieri ha diffuso una nota a firma del vicecapogruppo alla Camera Francesco Silvestri, in cui si scandisce: “Il limite dei due mandati per gli eletti non si tocca”. Eppure tra le regole che il capo politico Di Maio vuole ridiscutere il doppio mandato c’è, anche se solo per gli eletti a livello locale. Così l’impressione che il M5S provi a depotenziare l’assemblea di Di Maio con i parlamentari di lunedì sera,a ridosso dal voto su Rousseau, in cui si dovrebbe proprio discutere delle nuove norme.



Ma nell’attesa a Milano preparano il voto. E il timore è che gli hacker, i pirati informatici, tornino a violare il portale come già accaduto varie volte in passato, perfino durante le primarie che elessero Di Maio come candidato premier nel settembre 2017. “Ma nel frattempo abbiamo molto potenziato Rousseau”dicono. E Di Maio e Casaleggio devono augurarsi che abbiano ragione.

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