Grandi notizie dalla nuova missione cinese del ministro dello Sviluppo Economico Luigi Di Maio. L’annuncio arriva direttamente dal China International Import Export di Shangai dove oltre al ministro sono presenti anche numerose aziende italiane. Di Maio ha annunciato che da oggi le arance siciliane potranno essere esportate in Cina per via aerea: «una grande novità per le imprese non solo siciliane, ma di tutto il Paese».
Alla faccia di tutti quelli che dicono che il governo non sta facendo nulla ecco la dimostrazione che Di Maio si sta davvero facendo in quattro. Come spiega in un post pubblicato sul Blog delle Stelle «già nella mia prima visita in Cina, la Sicilia era ed è nel mio cuore, perché avevo chiesto all’ambasciata italiana qui in Cina, di sbloccare il problema delle esportazioni degli agrumi dall’Italia verso la Cina, che si potevano fare soltanto via nave».
Ed è vero, fino a non molto tempo fa le arance siciliane potevano essere esportate in Cina solo via nave. Il primo via libera all’export degli agrumi siciliani era stato dato nel febbraio del 2017 dopo la chiusura del protocollo fitosanitario con Pechino che aveva aperto il mercato cinese alle arance siciliane. Rimaneva però la limitazione relativa al fatto che i prodotti potessero essere esportati solo per via marittima. È questo il successo di Di Maio? No. Perché a gennaio del 2018 la Regione Siciliana aveva concluso l’iter per l’apertura del canale di commercializzazione degli agrumi siciliani in Cina che aveva aperto alla possibilità di esportare le arance anche per via aerea. Proprio quello che ha annunciato Di Maio ieri.
Sul blog del MoVimento 5 Stelle il vicepremier la racconta diversamente. Il successo è suo: «quando sono venuto qui ho portato questo problema: l’ambasciatore Sequi, con tutta la sua squadra, si è messo al lavoro da subito e sono contento di dirvi che abbiamo raggiunto l’intesa affinché si possano esportare gli agrumi siciliani in Cina per via aerea». Da come la racconta il Capo Politico del M5S sembra quasi che prima non ci fosse alcun accordo e che nessuno avesse mai pensato di esportare le arance siciliane in Cina. Ma non è vero.
Non è certo la prima volta che il governo a 5 Stelle si appropria di decisioni avvenute prima del suo insediamento o presenta come clamorose vittorie leggi varata dai famigerati governi precedenti. Era successo quando Di Maio aveva annunciato di aver “confermato” l’Opzione Donna per il pensionamento anticipato sostenendo di essere riuscito a mantenere l’ennesima promessa e denunciando l’immobilismo del governo precedente. Peccato che quel provvedimento fosse stato introdotto proprio da un governo precedente. Ma c’è di più, secondo il ministro dello Sviluppo Economico in Cina c’è una grande richiesta del nostro made in Italy, il che è senz’altro vero, e grazie a questo accordo le imprese «avranno un modo in più per portare all’estero questo genere di prelibatezze».