Il costo nascosto degli elenchi del telefono

Categorie: Economia, FAQ

Dal 2012 non c’è più l’obbligo della spedizione delle Pagine Bianche che, però, continuano ad arrivare nelle case –a caro prezzo –anche se non sono mai state richieste

La consegna nelle case d’Italia delle Pagine Bianche, vale a dire gli elenchi telefonici stampati e distribuiti da Italiaonline, ex Seat Pagine Gialle, costituisce un salasso per le tasche dei clienti per un giro d’affari di 30 milioni di euro, con i costi (si tratta ditariffe non regolate) che vanno da 1,80 a 3,20 euro. Spiega oggi Patrizia De Rubertis sul Fatto che in queste settimane i clienti dei gestori telefonici delle linee fisse stanno ricevendo in bolletta l’addebito che,spulciandola fattura, si può trovare come voce singola o accorpata ad altri servizi a pagamento:



Perché poi di questo si tratta: uno di quei costi nascosti che vengono continuamente applicati dagli operatori ai clienti, come le attivazioni di servizi non richiesti (la chat erotica, il servizio “richiamami” o la segreteria telefonica), che si ritrovano addebiti in bolletta e che pagano fino a quando non se ne accorgono e ne richiedono la cancellazione. È la cosiddetta strategia dell’opt-out(se non vuoi pagare è il cliente che deve farsi sentire) che però è vietata dal Codice del consumo,a tutto vantaggio dell’opt-in che, invece, si basa sulla filosofia opposta: se si vuole un servizio aggiuntivo, va richiesto appositamente.

Fino al 2012 la spedizione degli elenchi rientrava nei servizi universali di “pubblica utilità” come le comunicazioni postali o la fornitura di energia elettrica. Poi, però, il decreto legislativo n. 70 ha escluso la spedizione dagli obblighi, ma questo non è servito a impedire che gli elenchi continuassero ad arrivare in tutte le case. E anche in quelle degli utenti che non ne hanno mai fatto esplicita richiesta. Così a marzo del 2015 la questione è arrivata sul tavolo dell’Antitrust che ha aperto tre procedimenti nei confronti di Vodafone, Wind e Telecom proprio per “l’omissione informativa sulla possibilità di rinunciare alla fornitura degli elenchi e quindi all’addebito in bolletta dell’importo relativo”.



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