Le cosche del Gargano

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In un’infografica pubblicata oggi dalla Stampa si raccontano le cosche del Gargano, ovvero le famiglie mafiose pugliesi che fanno parte della mafia del Gargano che ha provocato  più di 300 morti negli ultimi 10 anni, l’80% degli omicidi impunito. La Dia scrive che quella del Gargano è una mafia potentissima «suddivisa in batterie, coagulate per gruppi familiari, che determinano gli equilibri attraverso la regola del più “forte”, e cioè attraverso l’eliminazione fisica degli avversari». E giù con una lista di Comuni e cognomi che macchiano la cartina geografica.



Le cosche del Gargano (La Stampa, 10 agosto 2019)

Per decenni una guerra tra clan rivali e infiltrazioni nel sistema politico ed economico è rimasta sullo sfondo di emergenze mafiose di altre regioni. «Ci dovevano andare di mezzo due innocenti per far muovere le istituzioni». Marianna ha tre figli, la più piccola ha 21 mesi e non ha mai conosciuto il padre Aurelio. «Qualcuno mi chiede chi ce lo faccia fare, ma noi andiamo avanti. Come? Andando nelle scuole, ad esempio, «a raccontare chi erano i loro mariti. Una rivoluzione perché qui fino a qualche tempo fa i morti si dovevano piangere a casa», racconta Daniela Marcone, vicepresidente di Libera. Suo padre Francesco, fu ucciso dalla mafia nel 1995. Era il direttore dell’ufficio del registro: aveva denunciato corruzione e malaffare. L’anno dopo è nata Libera a Foggia.

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