Dopo che il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha rifiutato le dimissioni di Mario Draghi, bisognerà aspettare il passaggio alle Camere mercoledì. Sarà quello il momento in cui i partiti dovranno esprimere pubblicamente cosa intendono fare. Poi, la resa dei conti. Ma cosa succederebbe se la crisi portasse a nuove elezioni? Per rispondere a questa domanda, YouTrend e Cattaneo Zanetto & Co hanno condotto una simulazione elettorale con tre scenari, sulla base dell’ultima Supermedia.
Il Pd si presenta insieme al Movimento 5 Stelle e alla lista unitaria di Sinistra Italiana e Verdi, senza alleanza con i partiti di centro (Azione/+Europa e Italia Viva). In questo caso, il centrodestra vincerebbe 221 seggi su 400 alla Camera e 108 su 200 al Senato, ottenendo quindi la maggioranza assoluta per governare in entrambi i rami per Parlamento.
Il Movimento 5 stelle decide di non allinearsi col centrosinistra composto da Pd, Sinistra/Verdi, Azione/+Europa e Italia Viva. In questo caso, secondo la simulazione, il centrodestra arriverebbe ad avere una maggioranza ancora più ampia, sfiorando il 60% dei seggi: 240 alla Camera e 122 al Senato. La spaccatura dell’asse giallo-rosso, infatti, porterebbe il centrodestra a vincere gran parte dei collegi uninominali: la coalizione FdI-Lega-FI se ne aggiudicherebbe 116 su 147 alla Camera e 59 su 74 al Senato. Con la felicità di Giorgia Meloni, insomma.