Il Corriere della Sera contro la marijuana libera

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Il giornale si schiera: è nociva, basta con gli slogan da Woodstock. L'appello di Veronesi e una svolta culturale «di cui non andar fieri», «come se fossimo rimasti agli anni Sessanta». Davvero?

Giovanni Belardinelli sul Corriere della Sera oggi torna sulla notizia della marijuana di Stato prodotta dall’esercito, parlando di «equivoci in atto» e di slogan sulla liberalizzazione che sarebbero, a suo avviso, inopportuni visto che la novità illustrata è limitata (si tratta di cannabis che verrebbe prodotta per uso soltanto terapeutico) e soprattutto sbagliati:



In effetti, il principale punto di debolezza della battaglia antiproibizionista dei radicali e non solo, di chi cioè considera la liberalizzazione come strumento per combattere la criminalità organizzata e lo spaccio (dunque anche per ridurre il sovraffollamento delle carceri), sta nel lasciare spazio alle posizioni di chi continua a considerare la marijuana come una droga che fondamentalmente non fa male. E questo non è vero.

La tabella di Vox.com sulle sostanze più mortali della marijuana

Sostiene l’articolo:



Gli effetti nocivi del consumo di marijuana sembrano ormai accertati, come ha illustrato Giuseppe Remuzzi su questo giornale lo scorso 3 settembre e come ha autorevolmente ribadito due giorni fa Silvio Garattini sulla Stampa, ricordando in particolare i danni generati dall’uso della cannabis nei più giovani. Si tratta di dati di fatto che dovrebberospazzar via il mito dell’«erba» chenon ha mai fatto male a nessuno, ancora largamentecircolante come se fossimo rimastiagli Anni 60 e a Woodstock. Ma questo non avviene e i danni prodotti dalla cannabis sono ricordati di rado, anche per la paura di apparire altrimenti retrogradi e bacchettoni.

In effetti, ci sarebbe da ricordare che è proprio la questione degli effetti a non essere ancora «accertata». E qui ci sarebbe invece da discutere, e tanto. Ci sono alcuni studi che suggeriscono la correlazione tra i problemi nel rendimento a scuola e il consumo di marijuana. Ma, come spiega Vox.com, è vero che molti tendono a collegare l’uso di marijuana a un basso IQ e a un peggiore sviluppo del cervello, ma la correlazione – come spesso capita – non vuol dire casualità, anzi:



But other researchers found the correlation could show that people with lower IQs are more likely to consume marijuana. In other words, it’s not marijuana use that lowers IQs; it’s lower IQs, or some other attribute linked to lower IQs, that lead to marijuana use.

Quindi, secondo altri studi, non è l’uso di marijuana che abbassa il quoziente intellettivo, ma di solito chi ha un basso IQ consuma marijuana, forse per correlazioni o casualità non ancora chiarite. Vox pubblica anche questi due grafici esplicativi sulla marijuana:


Anche riguardo psicosi e schizofrenia, altri studi spiegano che la causa primaria è un’altra:

There have also been concerns that marijuana use can lead to psychosis and schizophrenia, but recent studies suggest marijuana isn’t a cause of the disorders. A Harvard study, for one, concluded the primary cause of schizophrenia is a family history of the disorder, not marijuana use. A King’s College London study similarly found that some genes might predispose people to both schizophrenia and marijuana use.

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