«Non c’è alcuna evidenza scientifica che il Coronavirus rimanga sull’asfalto. Neanche la disinfezione delle strade ha una valida scientificità perché il virus si trasmette dall’interazione fisica tra due persone e con le mani: si toccano oggetti e passa il virus»: Walter Ricciardi risponde così a Barbara D’Urso che ieri ha lanciato il domandone tratto da un audio su Whatsapp che parla del Coronavirus che si ferma sulle superfici a meno che non vengano disinfettate.
Superfici come l’asfalto, specifica la conduttrice, dicendo che se ci si cammina con le scarpe si porta il virus a casa.
Quando dico che, personalmente, trovo contraddittorio e poco chiaro Ricciardi.
Prima non c’è alcuna evidenza scientifica che se si cammina sull’asfalto contaminato si possa portare il virus in casa e la disinfezione non ha valida scientificità.#noneladurso #coronavirus #COVID19 pic.twitter.com/tv1qszypF0— TwittiPè (@latwittipe) March 15, 2020
Gianluigi Nuzzi interviene nel dibattito citando Silvio Brusaferro dell’Istituto Superiore di Sanità che spiega che secondo le ricerche il virus può sopravvivere da qualche ora a qualche giorno se rimane su superfici non protette e non pulite: “Io le scarpe le tengo fuori dalla porta”, dice il giornalista durante il suo intervento. Ricciardi risponde: “E chi ha detto il contrario?
Pochi minuti dopo, su sollecitazione di @GianluigiNuzzi che cita Brusaferro, “e chi ha mai detto il contrario?” #noneladurso #coronavirus #covid19 pic.twitter.com/wnZjEsu0JF
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E Ricciardi conclude sulla disinfezione: è un’altra cosa estremamente importante e siamo tutti d’accordo che vada fatta.
Infine, “la disinfezione è importante e siamo tutti d’accordo che vada fatta”.#noneladurso #coronavirus #COVID19 pic.twitter.com/0NWwTnDeLk
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Più in dettaglio, spiega oggi il Corriere della Sera, Brusaferro ha detto che non solo una costante pulizia con disinfettanti, ma anche gli agenti atmosferici — sole e pioggia — possono abbattere la presenza del coronavirus sugli oggetti. Una malattia che tuttavia «è altamente improbabile»,secondo Brusaferro, possa essere trasmessa «con i cibi confezionati, anche se non si può escludere». Per Fabrizio Pregliasco, virologo dell’Università di Milano, l’audio è una fake news, «perché la carica virale in quel caso è irrisoria».
Ma i dubbi restano. Anche perché finora nessuno ha smentito in maniera definitiva due studi, uno tedesco e l’altro cinese, sulla persistenza del virus fino a 9 giorni su acciaio, plastica e vetro, e sulla distanza di sicurezza fra persone a quattro metri e mezzo,con carica virale attiva per mezz’ora. Casi forse rari, comunque contestati dagli studiosi italiani, a cominciare dal responsabile delle Malattie infettive dell’Iss Giovanni Rezza, secondo il quale la via del contagio rimane quella respiratoria e non da superfici contaminate. È comunque fondamentale, riprende Brusaferro, «garantire un’igiene adeguata delle mani e di quello che viene toccato».
“Ad economisti che in tutto il mondo si preoccupano per il ‘dopo’ direi che bisogna occuparsi dell’immediato perché in questa pandemia si ammalano tutti, inclusi i giovani e gli operatori sanitari, e muoiono molti, questo è un evento che cambierà il mondo, necessari nuovi schemi”, aveva sottolineato in mattinata in un tweet lo stesso Ricciardi, membro del comitato esecutivo dell’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) e consigliere del ministro della Salute Roberto Speranza per l’emergenza coronavirus.