I conti in banca bloccati a San Marino

Categorie: Economia, FAQ
Tag:

Le banche sammarinesi hanno crediti inesigibili per il 54% del totale degli impieghi secondo l'ultimo rapporto del Fondo monetario internazionale

A San Marino c’è chi ha il conto in banca bloccato. Ma non perché è in rosso: il Titano ha votato un blocco dei pagamenti per l’istituto Cis (il Credito Industriale Sammarinese già al centro di un’inchiesta del 2018). Una boccata d’ossigeno per l’istituto, forse, ma non per i correntisti che si vedranno imprigionati i loro risparmi per tre mesi.



Si tratta di un bis, perché la Banca Centrale di San Marino (Bcsm) aveva già disposto un blocco a gennaio, ma stava per scadere. Il Parlamento ha dovuto così votare la proroga fino a luglio. Ora Bcsm potrà provvedere al blocco per dare il tempo al commissario di tentare di rimettere in sesto i conti e cercare un acquirente. Altrimenti si rischia la liquidazione.



Le banche sammarinesi hanno crediti inesigibili per il 54% del totale degli impieghi secondo l’ultimo rapporto del Fondo monetario internazionale su San Marino. Spiega oggi Il Fatto:

Al culmine della crisi greca il rapporto Npl/prestiti era sopra il 40%, ma non certo a oltre la metà come drammaticamente accade a San Marino. Prestiti dati allegramente a chi non meritava di essere finanziato e spesso a imprenditori e faccendieri italiani. Gli stessi che sono letteralmente fuggiti dalla Repubblica portandosi via i depositi sui conti da quando è cominciata, sotto Tremonti, l’offensiva per tagliare i viveri al paradiso fiscale.



Da allora tutto si è rotto e con un effetto valanga: i depositi sono fuggiti soprattutto da parte degli italiani e in genere degli stranieri. Dal 2015 ogni anno sono usciti dalle banche del Titano percentuali tra il 10 e il 20% della raccolta. […] Oggi i crediti malati delle 6 banche rimaste valgono sull’unghia oltre 1,4 miliardi su prestiti scesi a poco meno di 3 miliardi.

Leggi anche: Le dieci domande di Travaglio a Salvini su Siri