La gaffe di Conte sugli insulti al fratello di Mattarella

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“Una delle cose che più mi è dispiaciuta nei giorni scorsi è stata l’attacco a un suo congiunto sui social, ora non ricordo esattamente”: non fa una figura molto elegante il presidente del Consiglio Giuseppe Conte mentre esprime solidarietà a Sergio Mattarella, quello che il suo partito voleva condannare all’ergastolo per attentato alla Costituzione, per gli insulti, le minacce e le contumelie ricevute nei giorni in cui il Quirinale è rimasto sotto attacco a causa del veto su Savona e della successiva sceneggiata di Lega e M5S, che poi puntualmente è rientrata quando il governo si è formato.



Il “congiunto” di Mattarella di cui Giuseppe Conte non ricorda il nome è il fratello Piersanti, assassinato da Cosa Nostra il 6 gennaio 1980 mentre era presidente della Regione Siciliana. Nel 1995 vennero condannati all’ergastolo i mandanti dell’omicidio: i boss mafiosi Salvatore Riina, Michele Greco, Bernardo Brusca, Bernardo Provenzano, Giuseppe Calò, Francesco Madonia e Nenè Geraci



Sergio Mattarella è ritratto anche in questa famosa foto scattata da Letizia Battaglia mentre stava tirando fuori il fratello dalla berlina scura “dove era rimasto schiacciato qualche istante prima da otto pallottole”, come ha raccontato tempo fa Attilio Bolzoni.



Piersanti Mattarella fa parte della storia di questo paese. Il presidente del Consiglio dovrebbe conoscere il suo nome a prescindere dalle parentele.

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