La decisione era stata presa dall’Asl nelle ultime settimane di settembre, ma Mariano Amici aveva – come un grande classico natalizio in prima visione nel periodo delle feste – deciso di ricorrere al Tar del Lazio contro la sua sospensione dalla professione medica. Ma dopo la bocciatura da parte giudici del Tribunale Amministrativo è arrivato il parere definitivo anche da parte del Consiglio di Stato: il medico di base non potrà tornare a indossare il camice. Almeno fino a quando non deciderà di vaccinarsi.
Il dottor Mariano Amici è salito agli “onori” della cronaca quasi un anno fa, quando un suo video divenne virale sui social. Nel filmato si vedeva lui – insieme ad altri “colleghi” – nell’intento di dimostrare l’inefficacia e l’inaffidabilità dei tamponi per diagnosticare il Covid. In che modo? Utilizzando un kiwi. Ovviamente si trattava di una bufala, soprattutto per le modalità utilizzate per voler dimostrare quell’assunto: testare un frutto per dimostrare risultati falsi-positivi è del tutto privo di una logica scientifica.
Ma quello fu solo l’inizio. Quel paradossale (non) esperimento aprì a Mariano Amici le tende del palcoscenico mediatico, con diverse ospitate nelle più disparate trasmissioni televisive che gli hanno concesso uno spazio ingiustificato. E da lì, dopo i tamponi, ecco iniziare le sue battaglie contro il vaccino e il Green Pass. Poi questi due elementi si sono collegati dando vita a un mix esplosivo, deflagrato nella sua decisione di non rispettare l’obbligo vaccinale imposto per le professioni mediche. Poi la sospensione arrivata a settembre, su segnalazione della Asl Roma6 – quella a cui fa riferimento, esercitando in quel di Ardea -, e il suo ricorso bocciato un mese fa dal Tar. E ora confermato dall’ultimo grado di giudizio rappresentato dal Consiglio di Stato.
E ora Mariano Amici ha attaccato il camice bianco al chiodo. A meno che non deciderà si sottoporsi al vaccino. Altrimenti rimarrà sospeso e senza stipendio, come già accaduto ad altri suoi colleghi. Ma nel pronunciamento del Consiglio di Stato c’è anche di più. Come riporta il quotidiano La Repubblica, i giudici hanno prima sottolineato come le parole del dottore (sospeso) sui vaccini siano prive di fondamento e, inoltre, hanno anche scritto:
“Non risulta sfornita di giustificazione la diversità dello strumento utilizzato dal legislatore al fine di garantire il contenimento della trasmissione virale, a seconda della tipologia di personale, attesa la maggiore potenziale fragilità dei soggetti che accedono alle prestazioni sanitarie, la quale giustifica l’adozione a fini preventivi di misure ritenute maggiormente efficaci”.
E ora, oltre alla sospensione, Mariano Amici dovrà anche pagare 2mila euro di spese legali sostenute dalla Asl Roma6.
(foto: da “Non è l’Arena”, La7)