Come la Casta si prepara a salvare Salvini sulla Gregoretti (ma non servirà)

la Giunta del Senato presieduta da Maurizio Gasparri salverà Salvini dal processo Gregoretti su indicazione del Capitano, quello che a chiacchiere sosteneva di voler andare a processo

Lunedì alle 17, a sei giorni dal voto in Emilia-Romagna e in Calabria, la Giunta del Senato presieduta da Maurizio Gasparri salverà Salvini dal processo Gregoretti su indicazione del Capitano, quello che a chiacchiere sosteneva di voler andare a processo. Essendo la giustizia amministrata in nome del popolo, è evidente che si tratta di una decisione di casta. Così come è evidente che la presidente del Senato Elisabetta Casellati, votando per fissare la seduta quel giorno, abbia dato un segnale molto forte a Salvini: ci vuole l’impunità. Per questo la maggioranza ha giustamente deciso di disertare la seduta. Spiega il Messaggero:



Da regolamento servono otto senatori per garantire il numero legale alla seduta. I numeri non mancheranno, con una particolarità: saranno quelli del centrodestra. Che, salvo sorprese, si ritroveranno da soli a decidere sull’operato dell’ex ministro dell’Interno sul caso della nave Gregoretti. E il responso sembra scritto: la scorsa estate Salvini si mosse tenendo bene a mente l’interesse preminente dello Stato, dunque non deve essere processato.

All’inizio la maggioranza aveva pensato anche di presentarsi e di astenersi al momento del voto. Ma sarebbe sta comunque una decisione politica, complicata da spiegare un mese dopo con un voto favorevole. La tensioni di ieri che hanno investito anche i vertici di Palazzo Madama offrono così la migliore “giustificazione” possibile per marcare visita: protestiamo. Maurizio Gasparri, presidente della giunta per le autorizzazioni, si limita a registrare come alla fine «non si parli più del merito della vicenda, ma si preferisca la strategia politica in vista delle regionali».



Per il Pd una boccata d’aria. Tanto che dal Nazareno sono pronti a ribadire: «La casta salverà Salvini. Ma il Capitano è spacciato e al ritorno, nel passaggio decisivo in aula, non gli faremo sconti». In quel caso servirà la maggioranza qualificata: 161. «E noi saremo pronti e tutti».



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