Il bonus da 200 a 400 euro per colf e badanti

Circa un miliardo e mezzo dovrebbe andare al reddito di emergenza e in particolare a un bonus tra 200 e 400 euro per i lavoratori domestici (colf, badanti) parametrato sull’orario di lavoro (full o part time)

Il decreto Aprile arriverà soltanto alla fine della prossima settimana ma avrà una dotazione di 70 miliardi, di cui 30 per garantire la liquidità alle imprese (25 circa alla Sace per le garanzie sui prestiti alle grandi aziende e 5 al Fondo per le pmi), e il resto sulle altre misure, a partire dai 15 miliardi necessaria prolungare di 5-6 settimane la cassa integrazione. Ma, spiega il Corriere della Sera, ci sarà anche un bonus da 200 a 400 euro per colf e badanti:



Circa un miliardo e mezzo dovrebbe andare al reddito di emergenza e in particolare a un bonus tra 200 e 400 euro per i lavoratori domestici (colf, badanti) parametrato sull’orario di lavoro (full o part time). Sostanzioso anche il pacchetto di nuovi aiuti a Regioni ed enti locali: circa 5 miliardi, di cui 3-3,5 a Comuni e Province. Ci saranno poi altri 3 miliardi per la sanità e la Protezione civile che serviranno, tra l’altro, ad assumere 5mila infermieri per l’assistenza a domicilio.

Per la famiglia, oltre alla proroga dei congedi parentali o in alternativa del voucher per pagare la baby sitter, potrebbe arrivare un bonus una tantum sui figli fino a 14 anni parametrato sul reddito. Probabile anche l’istituzione di un bonus per le famiglie che faranno le vacanze in Italia: potrebbe arrivare fino a un massimo di 325 euro, anche qui in funzione del reddito (fino a 26mila euro).



Confermato anche l’aumento da 600 a 800 euro del bonus per lavoratori autonomi, professionisti e cococo. Non solo: esso, a differenza del precedente, sarà erogato per due mesi: aprile e anche a maggio sempre che l’attività sia chiusa. Ieri, intanto,l’Inps ha comunicato di aver pagato 3,1 milioni di bonus 600 euro e di averne altri 750 mila in lavorazione. Ancora in discussione invece le varie ipotesi di indennizzo a fondo perduto per le microimprese (negozi, bar, ristoranti) costrette alla chiusura dai provvedimenti del governo. Per quelle che non hanno avuto il
credito d’imposta del 60% sull’affitto, deciso col decreto Cura Italia, dovrebbe arrivare l’estensione di questa misura (compresi i capannoni).

La mappa delle misure di sostegno a professionisti e partite IVA (Il Sole 24 Ore, 30 marzo 2020)

Per finanziare tutte queste misure il governo chiederà la prossima settimana al Parlamento di approvare un nuovo aumento del deficit di circa 2 punti di Pil (36-37 miliardi). Altri 30
miliardi serviranno invece per la liquidità.



Leggi anche: Quanto ci piace l’uomo forte del Coronavirus