Il blocco delle cartelle del fisco fino a metà ottobre

L’Agenzia delle Entrate ha pubblicato sul sito un vademecum per aiutare cittadini e imprese a districarsi nella selva di adempimenti che sono cambiati con la  pubblicazione in Gazzetta ufficiale del decreto Agosto

Le cartelle fiscali, come previsto dal decreto Agosto, si fermano fino al 15 ottobre mentre le rate della rottamazione-ter e del saldo e stralcio potranno essere pagate entro il 10 dicembre. La Stampa racconta oggi che lo ricorda l’Agenzia delle Entrate, che ha pubblicato sul sito un vademecum per aiutare cittadini e imprese a districarsi nella selva di adempimenti che sono cambiati con la  pubblicazione in Gazzetta ufficiale del decreto Agosto.



Il provvedimento dunque proroga la sospensione dei versamenti di tutte le entrate tributarie e non tributarie derivanti da cartelle, avvisi di addebito e di accertamento. Più tempo per le nuove notifiche, per i pignoramenti, per gli altri atti di riscossione e vengono ampliati i programmi di rateazione. Iter semplificato per i crediti della pubblica amministrazione: le somme oltre i cinquemila euro potranno essere erogate senza verificare la fedeltà fiscale del beneficiario.

Il dl Agosto estende l’arco temporale delle agevolazioni già stabilite dal Cura Italia e dal decreto Rilancio. Differite al 15 ottobre, prima era il 31 agosto, il termine finale della sospensione della notifica di nuove cartelle e dell’invio di altri atti come fermi amministrativi, ipoteche e pignoramenti. Si allungano i tempi per cartelle, avvisi di addebito e di accertamento esecutivi in scadenza dall’8 marzo, che resteranno sospesi fino al 15 ottobre e dovranno essere eseguiti entro il 30 novembre.



Sempre fino al 15  ottobre stop ai pignoramenti effettuati dall’agente della riscossione prima del 19 maggio su stipendi, salari o altre indennità del rapporto di lavoro e pensioni. Le rate slittano a novembre Il blocco riguarda anche le rate dei piani di dilazione in scadenza tra l’8 marzo e il 15 ottobre. I pagamenti delle rate sospese sono attesi il 30 novembre. Per tutte le rateizzazioni in essere al primo trimestre e per i nuovi piani concessi a seguito delle domande presentate a ottobre, la decadenza del rinvio si verifica in caso di mancato esborso di dieci quote, pur non consecutive, invece delle cinque previste.

L’ultimo decreto da 25 miliardi non è intervenuto sulla rottamazione-ter e sul saldo e stralcio. Pertanto, il termine per pagare i bollettini di quest’anno rimane il 10 dicembre. Per chi è in regola con le rate 2019, l’assente, insufficiente o tardivo pagamento delle quote di quest’anno non comporta la perdita dei benefici delle agevolazioni purché il dovuto venga saldato a dicembre.



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