L’autostrada Roma-L’Aquila e i rischi sui viadotti

Categorie: Economia, Fact checking

Cento chilometri di viadotti costruiti senza criteri antisismici in un territorio che ha visto migliaia di scosse di terremoto. La società vorrebbe avviare la manutenzione ma il ministero non ha i soldi per le autorizzazioni

Oltre cento chilometri di viadotti costruiti senza criteri anti sismici e 54mila scosse negli ultimi nove anni. La Strada dei parchi, 550 chilometri in tutto da Roma a Pescara e L’Aquila, costruita nel 1969, non è a norma contro i rischi sismici. I comitati di cittadini del territorio si sono presentati con esposti in nove procure, il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ammette che non ci sono abbastanza fondi per fare i controlli, la concessionaria — Strada dei parchi spa, gruppo Toto — mette nero su bianco che in caso di terremoto nessuno può garantire sulla sicurezza dell’infrastruttura.



L’autostrada Roma-L’Aquila e i rischi sui viadotti

Ne parla oggi Matteo Pucciarelli su Repubblica, spiegando come negli ultimi anni si è parlato molto spesso dei problemi della A24 e della A25, ma senza trovare una soluzione anche a causa dei molti problemi segnalati al ministero senza che fossero effettuate le opportune verifiche:

Nel settembre del 2017 il Consiglio superiore dei Lavori pubblici mette nero su bianco che ci vorrebbero 3,1 miliardi di euro per mettere in piena sicurezza la A24 e A25. Mentre una relazione tecnica del fondo di Coesione e sviluppo specifica che i lavori, almeno per le «misure urgenti», sono da farsi «entro il 2018».



Le concessioni autostradali in Italia e la loro remunerazione (Il Sole 24 Ore, 29 agosto 2018)

Solo che i soldi necessari e stanziati cinque anni fa — 192 milioni di euro — non sono mai arrivati a destinazione. Tradotto: un automobilista deve augurarsi che, percorrendo l’autostrada, non arrivi un terremoto; peraltro in una zona ad altissimo rischio. Dove ad esempio il sisma dell’Aquila ha provocato fino a 30-40 centimetri di dislivello sui viadotti.

Questo perché in una lettera la direzione generale per la vigilanza sulle concessionarie autostradali del MIT ha candidamente ammesso di non avere personale a sufficienza per valutare lo stato dell’autostrada: «La drastica riduzione di personale di quest’ufficio non ha consentito negli ultimi anni di effettuare visite ispettive adeguate per verificare lo stato di degrado delle infrastrutture assentite in concessione». E la società? «L’autostrada A24 e A25 è in sicurezza per quanto riguarda il presente, ma siamo preoccupati per il futuro», ripete a Repubblica il vicepresidente di Strada dei parchi Mauro Fabris. «Per la manutenzione ordinaria dell’autostrada — ricordano dalla concessionaria — abbiamo investito più di 700 milioni, interventi autorizzati e verificati nel tempo dagli uffici del ministero. Ma è la manutenzione straordinaria, imposta dal rischio sismico, che è stata dimenticata dal governo. Ancora oggi siamo in attesa dei finanziamenti necessari per completare la messa in sicurezza del tracciato. Finanziamenti previsti dalla legge».



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