Con l’auto nuova niente reddito di cittadinanza

Categorie: Economia, FAQ

I nuovi paletti per la concessione del sussidio che doveva combattere la povertà. La platea degli aventi diritto si restringe

Comincia la settimana chiave per definire con un decreto il reddito di cittadinanza. E tornano d’attualità i tanti paletti che dovrebbero definire la platea degli aventi diritto. C’è un tetto anche per il patrimonio mobiliare: conti correnti, libretti di deposito e titoli. Ma soprattutto, c’è il problema delle automobili nuove. Non basta infatti avere un Isee entro 9.360 euro. Serve anche un reddito familiare sotto 6mila euro annui (per un single, che passa a 8.400 euro per due componenti e può aumentare con il crescere del nucleo).  Ciò significa che, sebbene le soglie di accesso previste per il reddito di cittadinanza siano più generose rispetto a quelle del Rei (Isee entro 6mila euro e Isre entro 3mila euro), molti richiedenti potrebbero restare comunque esclusi dalla nuova misura, perché avranno magari un Isee adeguato (tenuto conto di franchigie e agevolazioni previste dall’indicatore) ma non rientreranno nei parametri reddituali. Del resto, anche nel caso del reddito di inclusione, un richiedente su due risulta senza i requisiti: per 379mila famiglie di beneficiari attuali (circa un milione di persone), le domande presentate erano state 787.982. Significa che quelle accolte sono il 48% di quelle arrivate.



Le nuove regole del reddito di cittadinanza (Il Sole 24 Ore, 14 gennaio 2019)

Tra i paletti c’è lo stop alle auto nuove. Nessun componente della famiglia deve essere intestatario o avere piena disponibilità di auto immatricolate per la prima volta nei sei mesi precedenti la richiesta del reddito di cittadinanza. Stop anche ad auto di cilindrata superiore a 1.600 cc, o di moto di cilindrata superiore a 250 cc, immatricolate per la prima volta nei due anni precedenti. Escluse dal “divieto” auto e moto per persone disabili. Non si possono avere navi o imbarcazioni

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