L’atleta iraniana Elnaz Rekabi ricompare su Instagram: “L’hijab mi è caduto inavvertitamente”

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L'atleta Elnaz Rekabi ha pubblicato una storia sul proprio profilo Instagram in cui spiega che l'hijab le sarebbe "caduto inavvertitamente"

Aveva fatto immediatamente il giro del mondo il gesto dell’atleta iraniana Elnaz Rekabi, che aveva gareggiato ai Campionati asiatici della Federazione internazionale di arrampicata sportiva (disputati a Seul) senza indossare l’hijab per coprire la propria testa. Un gesto simbolico, quello della scalatrice, che è andato a inserirsi nel contesto delle manifestazioni contro la violenza sulle donne in corso in Iran da ormai cinque settimane a seguito della morte di Mahsa Amini.



In mattinata era arrivata la preoccupante notizia della scomparsa dell’atleta, che non rispondeva più alle chiamate di parenti e amici e che aveva lasciato, secondo indiscrezioni, l’albergo che la ospitava (in Corea del Sud) con due giorni di anticipo rispetto al previsto. E non sarebbe partita da sola, per fare ritorno in Iran, ma con tutti gli altri membri della federazione. Secondo fonti citate dalla BBC, all’atleta sarebbero stati sequestrati passaporto e telefono e sarebbe stata trasferita nel famigerato carcere di Evin, quello in cui è rinchiusa anche Alessia Piperno.

L’atleta iraniana Elnaz Rekabi su Instagram: “L’hijab mi è caduto inavverititamente”

Ma, adesso, a rompere il silenzio è stata la stessa Elnaz Rekabi, che ha pubblicato qualche ora fa una storia sul proprio profilo Instagram in cui si scusa “per le preoccupazioni che ha causato” e in cui spiega che l’hijab le sarebbe “caduto inavvertitamente”. Il profilo da cui provengono le dichiarazioni è di sicuro quello dell’atleta, anche se, ovviamente, non sono chiare le circostanze in cui la 33enne abbia scritto queste frasi. Il gesto non sembra di certo dei più spontanei e l’ombra della costrizione si fa strada in maniera piuttosto evidente.



In questo senso, Davide Battistella, presidente Fasi, la Federazione arrampicata sportiva italiana, ha aggiunto dettagli alla vicenda e ha spiegato: “Dalle notizie che ho, le autorità iraniane avrebbero preso in ostaggio il fratello e quindi Elnaz è stata costretta a rientrare nel suo Paese. Immagino che lei dopo quanto fatto non sarebbe mai rientrata di sua spontanea volontà. La situazione è molto delicata, penso che si possano ottenere risultati concreti cercando di fare la maggior pressione mediatica possibile, non spegnere le luci su questo caso”. Nelle scorse ore è stata diffusa dal sito di notizie semi-ufficiale iraniano Tasnim una breve intervista proprio al fratello di Elnaz, Davoud Rekabi, che spiega come la sorella indossasse una fascia e non avesse intenzione di sfuggire alle regole dello hijab.