Arterìa di Bologna: le bufale di Salvini sulla discoteca che nega l'ingresso ai neri

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Siccome la battutona su Muntari non gli bastava, ieri Matteo Salvini ha voluto completare la collezione di figure di merda intervenendo sul caso della discoteca Arterìa, accusata di aver negato l’ingresso a ragazzi di colore a Bologna. Scrive Salvini su Facebook:

 
I presunti profughi di Salvini sono in realtà veri profughi, visto che nell’articolo si parlava di Ibrahim Diakite, un ragazzo di 24 anni che viene dal Mali e vive in uno dei centri di accoglienza della città. E la storia dei documenti è un falso, visto che dai racconti dell’accaduto nessuno ha parlato di richieste di documenti ma di file interminabili per i ragazzi di colore, diverse da quelle dei ragazzi bianchi. Non contento di spargere veleno e odio sociale sotto forma di informazione su Facebook, Salvini nei commenti replica pure a pene di segugio su quello che gli dicono: